di Gabriele Codeglia
C’era un tempo, neanche troppo lontano, anzi, piuttosto recente, in cui il Torneo di Viareggio era la kermesse internazionale più importante per il calcio giovanile.
Quest’anno, la Coppa Carnevale non si è disputata, anch’essa rimandata dallo stop per il Covid-19. Ma già da due o tre stagioni, con l’avvento della UEFA Youth League, il suo blasone si è ridotto vertiginosamente.
Dal 1949, anno della prima edizione, innumerevoli sono i talenti che hanno spiccato il volo dai campi della cosiddetta Coppa Carnevale. Così abbiamo deciso di focalizzarci sull’epoca più vicina a noi: ecco i capicannonieri del Torneo di Viareggio dal 2000 al 2015. Chi ha rispettato le attese e chi invece non si è confermato all’altezza delle aspettative?
2000 – Gianluca Porro
Il primo Viareggio del nuovo millennio vede l’affermazione del classe ’79. L’attaccante milanese trascina l’Empoli alla vittoria, ottenuta in finale contro la Fiorentina: il match termina 2-1, Porro apre le danze al 7′, per i viola accorcia Tavano dal dischetto, e Tancik sigla la rete decisiva ad inizio ripresa. In totale sono 6 i gol di Porro in quel Torneo.
La sua carriera sarà poi un costante cambio di casacca tra Serie B, C2, C1, dove vive la sua miglior stagione nei professionisti con la Sangiovannese, 33 presenze e 8 gol, e Serie D.
2001- Fernando da Silva Jaques
In arte Fernando Gaúcho. Classe ’80, in quel Viareggio veste la maglia dell’Ituano Futebol Clube, squadra brasiliana che milita nel Campionato Paulista. Alla fine, l’attaccante di Porto Alegre segna 6 reti e l’Ituano arriva fino alla semifinale, persa 2-1 contro gli altri brasiliani del Esporte Clube Vitória.
Se non è un record, poco ci manca, perché Fernando veste la maglia di ben 25 club diversi in 18 anni di professionismo, per la maggior parte militanti in Serie C brasiliana. Nel 2008 si laurea capocannoniere della terza divisione con il Guarani grazie a 17 gol in 21 presenze.
2002 – Lorenzo Crocetti
La 54° edizione del Viareggio vede l’affermazione del bomber della Fiorentina. Il classe ’83 di Bagno a Ripoli centra il bersaglio grosso per 7 volte e la squadra gigliata conclude al 4° posto.
Il 5 maggio dello stesso anno, fa il suo debutto in Serie A contro il Perugia, società in cui si trasferisce nel mercato seguente, visto il fallimento della Fiorentina. Dopo una carriera tra Serie C e Serie D, nelle ultime stagioni scende nelle categorie dilettantistiche della Toscana, vestendo le maglie di Colligiana, Scandicci, Poggibonsi, Sangimignano e per ultima quella del Montalcino, dove si trasferisce a dicembre 2019, nel Girone C di Promozione.
2003 – Petr Mikolanda
Punta centrale dello Slavia Praga, classe ’83, alto 193 centimetri, segna 5 gol in quel torneo di Viareggio. La squadra della sua città perde poi la finale contro la Juventus: gol di Davide Chiumiento al 90′.
Dopo aver vestito, tra le altre, le maglie di West Ham e Swindon Town, con scarsi risultati, l’attaccante ceco sarà costretto al ritiro a 34 anni a causa di un’infiammazione che gli costerà il trapianto di un rene.
2004 – Daniele Corvia
Con la maglia della Roma realizza 7 gol, portando i giallorossi alla conquista del terzo posto finale: 3-2 sul Venezia con rete decisiva proprio di Corvia, dopo la doppietta di Cerci. In quella stagione, l’attaccante romano diventa capocannoniere anche del campionato Primavera con 22 reti.
Dopo lo si ricorda soprattutto con le maglie del Lecce, per cui segna 17 reti in 35 presenze contribuendo alla vittoria del campionato di Serie B; e con quella del Brescia: 30 marcature in 95 presenze totali con le rondinelle. Dal 2017 gioca con l’Aprilia Racing, attualmente in Serie D.
2005 – Antonio Croce, Pasquale Basilico e Kevin Artmann
Tutti e tre autori di 4 gol, rispettivamente con Inter, Modena e Werder Brema.
Per quello Viareggio, come spesso accade, Croce è in prestito ai nerazzurri dalla Vis Pesaro. Foggiano, classe ’86, galleggia tra C e D, vestendo la maglia di numerose squadre tra cui Messina, Monopoli e Teramo. Oggi gioca nel Team Altamura, Girone H di Serie D.
Anche Basilico, torinese classe ’85, passa in prestito al Modena dal Monza per giocare il Torneo di Viareggio. Lega poi la sua carriera al Prato con cui disputa otto campionati tra C1 e C2.
Artmann, tedesco nato nel 1986, cresce nelle giovanili di Bayern Monaco e Werder Brema dove poi resta, collezionando 132 presenze e 29 gol in campionato con la squadra B. Nel 2019-2020 è giocatore e vice allenatore del Brinkumer SV, club della Bremenliga, quinto livello del calcio tedesco.
2006 – Éder Citadin Martins
Prelevato dall’Empoli nell’autunno del 2005 dal Criciúma, squadra brasiliana, è il re dei bomber di quel Viareggio con 6 marcature totali, nonostante i toscani vengano eliminati subito agli ottavi dalla Juventus, che poi perderà la finale contro gli uruguaiani della Juventud.
Eder, dopo essersi affermato in B con Frosinone e lo stesso Empoli, esplode definitivamente con la Sampdoria per poi passare all’Inter nel gennaio del 2016, anno in cui viene convocato dal CT Conte per l’Europeo in Francia. Dal 2018 veste la maglia del Jiangsu Suning, Serie A cinese.
2007 – Davide Lanzafame
Da tutti indicato come nuovo talento del calcio italiano, Lanzafame non si rivelerà poi all’altezza delle aspettative. Ma in quel Viareggio, però, si laurea capocannoniere con 7 gol. Segna anche una doppietta nell’ultima gara della sua Juventus, l’ottavo di finale giocato a Fucecchio che vede il Piacenza di un giovane Radja Nainggolan (autore del 2-0) eliminare i bianconeri, battendoli per 3-2.
L’attaccante classe ’87, vive nuove avventure con Bari, Parma e Catania tra le altre, mancando però l’esplosione che tutti avevano immaginato vedendolo giocare da ragazzino. Dal 2016 milita nel campionato ungherese con l’Honved a cui ha inframmezzato la parentesi al Ferencváros, vincendo la prima divisione con entrambe, rispettivamente nel 2016-2017 e nel 2018-2019. Si è anche laureato capocannoniere della Nemzeti Bajnokság I nelle ultime due stagioni.
2008 – Mario Balotelli e Stefano Scappini
In tanti si ricorderanno quel Torneo di Viareggio vinto dall’Inter. I nerazzurri vengono letteralmente trascinati da Supermario. La squadra allenata da Vincenzo Esposito trionfa nel replay della finale (2-2), in cui Balotelli fa doppietta, battendo l’Empoli ai rigori. Il format prevedeva la disputa di un nuovo incontro nel caso in cui il primo terminasse in parità dopo i tempi supplementari. Quella Primavera interista è una delle migliori della storia del club: ci sono anche Destro, Belec, Caldirola, Siligardi e Khrin.
L’altro ragazzo che, con 7 gol, a pari merito, è capocannoniere della Coppa Carnevale del 2007, veste la maglia della Sampdoria: Stefano Scappini, appunto, classe ’88. Con i blucerchiati vince Campionato e Coppa Italia in quel 2007-2008, ma sboccia definitivamente con l’Alessandria nel 2010-2011 siglando 13 gol, play-out compresi. Cinque anni più tardi diventa capocannoniere del Girone B di Lega Pro: 24 reti in 33 presenze col Pontedera. La stagione successiva contribuisce alla promozione in B della Cremonese segnando 12 gol. Attualmente milita nella Reggio Audace in Serie C.
2009 – Ayub Daud
Nella Juventus che stravince il Torneo c’è anche il capocannoniere della manifestazione. L’attaccante somalo realizza 8 gol, di cui uno anche nella finale in cui i bianconeri battono 4-1 la Sampdoria di Marilungo & co.
Da lì a poco, però, l’astro nascente di Daud si inabissa in Lega Pro, dove, nonostante la vittoria della Coppa Italia con il Lumezzane nel 2010 e la promozione in B col Gubbio l’anno successivo, i suoi gol sono pochissimi. Stando a Transfermarkt, la sua carriera si è interrotta nel 2016, a soli ventisei anni, dopo l’esperienza magiara con la maglia dell’Honved.
2010 – Ciro Immobile
Un Ciro Immobile non ancora ventenne e non ancora “Re”, quello che stabilisce il record di gol segnati da un capocannoniere nella storia del Torneo di Viareggio: 10 reti, di cui quattro su rigore. Gol che contribuiscono alla vittoria della sesta Coppa Carnevale della Juventus. Immobile fa tripletta nel secondo 4-1 consecutivo in finale delle zebre, questa volta sull’Empoli di Tonelli, Pucciarelli e Saponara. Nella formazione dei bianconeri, invece, si leggono i nomi di Pinsoglio, Marrone e Iago Falque, quest’ultimo autore dell’altra rete del poker.
Nessun dubbio: ad oggi, assieme a quel giovane Gabriel Omar Batistuta del Deportivo Italiano nell’edizione 1989 del Viareggio, Ciro è il capocannoniere ad essersi espresso ai più alti livelli anche “da grande”.
2011 – Giuseppe De Luca e Simone Dell’Agnello
La zanzara segna 7 gol con il Varese che arriva in semifinale proprio contro l’Inter di Dell’Agnello. Di Luca trova poi la sua dimensione in Serie B, anche perché nelle due stagioni in A con l’Atalanta non riesce a compiere il definitivo salto di qualità. Parentesi in Romania al Cluj con cui si aggiudica la Supercoppa nazionale nel 2018. Vince la Serie C con la Virtus Entella nel 2018-2019, club in cui gioca attualmente. Curiosità: è capocannoniere anche dell’edizione 2013-2014 della Coppa Italia, a quota tre gol, in condivisione con Insigne, Callejon, Ebagua, Evacuo, Gervinho e Sansovini.
La favola di Dell’Agnello invece, termina ancora prima di cominciare. Dopo la doppietta in finale contro la Fiorentina (2-0), viene ceduto in B al Livorno e poi finisce in C: Südtirol, Barletta, Savona e Cuneo, tutte in prestito. Nel ’18-’19 si ritrova e segna 10 gol in 29 presenze con il Como. L’estate scorsa passa a titolo definitivo all’Arezzo, sempre in Serie C.
2012 – Riccardo Improta
Con 6 marcature, il classe ’93 di Pozzuoli si aggiudica il titolo di miglior cannoniere del Viareggio, nonostante il suo Genoa esca agli ottavi per mano del Torino.
Dopo una breve esperienza in A col Chievo nel 2013, Improta gira poi per varie piazze della Serie B, sempre in prestito, vivendo le stagioni migliori al Padova e al Bari. Nel 2018 viene acquistato a titolo definitivo dal Benevento.
2013 – Simone Andrea Ganz, Luigi Canotto, Eric Lanini, Gergely Bobál, Daniel Celso Jara Martínez
Queste quattro giovani promesse segnano 5 gol a testa, rispettivamente con Milan, Siena, Juventus, Honved e Genoa.
Ganz, figlio d’arte, è la stellina del Milan che arriva in finale e la perde con l’Anderlecht (3-0). Assieme a lui, nella Primavera rossonera allenata da Aldo Dolcetti, ci sono anche Petagna e Cristante. Varie esperienze in C e in B per lui: Como, Verona, Ascoli e altre. Ora è tornato in riva al Lago.
Canotto, classe ’94 di Rossano Calabro, vive la sua miglior stagione tra i grandi con l’Agropoli in D, dove si trasferisce a gennaio 2015: 10 gol in 18 presenze. Poi la risalita nei professionisti. Attualmente veste la maglia della Juve Stabia in Serie B.
Anche per Lanini, dopo le giovanili con la Juve, inizia il valzer dei prestiti in Serie B e C. La scorsa stagione è quella del boom: 18 gol complessivi in 40 presenze con l’Imolese in Serie C che contribuiscono al terzo posto finale dei romagnoli. Destino vuole che ora sia compagno di squadra di Ganz, al Como.
Bobál profeta in patria. Esclusa la parentesi con la seconda squadra del Wolfsburg nel 2015-2016, l’attaccante ungherese lega la propria carriera a quella dell’Honved, anche in questo caso con le squadre B e C. Nel 2018-2019 passa al Zalaegerszeg con cui vince seconda divisione.
Il trequartista paraguaiano Dani Jara Martinez è uno dei colpi in prospettiva di Sabatini per il Palermo di Zamparini. L’exploit in quel Viareggio con la maglia del Genoa convince la dirigenza rosanero ad investire nel suo talento. Ma alla fine il classe ’93 non rispetterà le promesse. Seguono i trasferimenti alla Nocerina e al San Marino. Transfermarkt ci dice che il suo ultimo cambio di casacca è datato 2016, al 29 de setiembre F.C., società del suo Paese natale.
2014 – Alberto Cerri
Tripletta nell’ottavo contro il Torino (4-1) e inutile gol nel quarto di finale in cui il suo Parma viene eliminato dalla Fiorentina (2-1). Compresi i due gol segnati nella fase a gironi, fanno 6 totali per il classe ’96 che ora si trova in prestito alla Spal dal Cagliari.
Dopo quel Viareggio, Cerri passa in prestito alla Virtus Lanciano in Serie B. Acquistato dalla Juventus nel 2015, seguono altre esperienze formative in cadetteria con le maglie di Cagliari, Spal e Pescara, ma è nel ’17-’18 che arriva la sua definitiva esplosione: 19 gol in 37 presenze con il Perugia.
2015 – Federico Bonazzoli e Accursio Bentivegna
Entrambi appaiati a quota 5 realizzazioni, il primo, classe ’97, con la maglia dell’Inter, il secondo, ’96, con quella del Palermo.
Bonazzoli, oltre a diventare capocannoniere, coglie il successo del Torneo con i nerazzurri che battono l’Hellas Verona in finale, sua la rete che sblocca l’atto conclusivo dopo soltanto 1′. In estate viene acquistato dalla Sampdoria, società nella quale milita attualmente dopo una serie di prestiti in B con Virtus Lanciano, Brescia, Spal e Padova.
Bentivegna prova a farsi le ossa al Como nel 2015-2016, in Serie C, pero poi rientrare alla base la stagione successiva. Alla fine, nel 2017, passa alla Carrarese, sempre in terza divisione, con i toscani che lo acquistano a titolo definitivo l’estate dell’anno seguente.