Da venerdì sarà disponibile su Amazon Prime “La leggenda di Sergio Ramos”, il documentario dedicato al capitano del Real Madrid. In questi giorni stanno uscendo le prime anticipazioni, raccolte dal giornale spagnolo As.
SIVIGLIA – «Il mio errore più grande è stato quello di non dare spiegazioni, ho lasciato che gli altri raccontassero quella storia al posto mio. Il mio trasferimento al Real Madrid è stata una cosa decisa tra i due club, non c’è mai stato il pagamento della mia clausola come invece hanno detto. Ma questo ha fatto in modo che tifosi non mi trattassero più con lo stesso amore che io invece ho sempre avuto per loro e che sempre avrò. Ai tifosi del Siviglia è stata detta una bugia e questo ha fatto sì che ogni volta mi abbiano ricevuto in una maniera molto dolorosa».
ADDIO – «Non potrò mai dimenticare il dolore che hanno provato i miei nonni e i miei genitori nello stadio del Siviglia, per questo ho esultato quando ho segnato contro di loro, per tutto quello che hanno sofferto i miei cari. E prenderei mille volte la stessa decisione, ma farei in modo che venisse raccontata come andata davvero. Sono tifoso del Siviglia, lo sarò fino alla morte, ma posso dire anche orgogliosamente di essere il capitano del Real Madrid e della nazionale spagnola».
RINNOVO – «Mi sono guadagnato il diritto a prendere la decisione che vorrò. Fisicamente sto benissimo e anche nei prossimi anni renderò al massimo livello, altrimenti me ne starò a casa. Il fatto che io stia bene alla mia età non è casuale, sono anni che ci sto lavorando».
RITIRO – «C’è tempo. Penso alla quinta Champions League, ai Mondiali, ai Giochi Olimpici… Me ne andrò quando sarà il momento giusto. L’idea è quella di diventare parte della storia del miglior club del mondo, il Real Madrid. E oggi come oggi vedo il ritiro abbastanza lontano. Si tratta di una decisione talmente personale e talmente complicata che quando arriverà credo che sarà il mio corpo a deciderlo. E al momento non lo ha ancora fatto. Credo che il mio corpo possa continuare ad andare molto bene, perché mi gestisco alla perfezione. Ho molta voglia di lottare e di vincere. E credo che quando arriverà quel giorno, mia moglie e i miei figli saranno determinati al momento di prendere la decisione».