Sabato scorso, 1 agosto, si è conclusa l’avventura di Giacomo Bonaventura al Milan.
Dopo 6 stagioni in rossonero, un viaggio alla fine dell’estate del 2014. Un trasferimento conclusi nelle ultime ore del calciomercato. Salta l’affare che dovrebbe portare Jonathan Biabiany da Parma a Milano: problemi cardiaci in seguito alle visite mediche.
Adriano Galliani, nelle fatidiche ‘ore del condor’, piazza un colpo dei suoi e strappa il centrocampista di San Severino Marche all’Atalanta per 7 milioni di euro.
Al momento della notizia, Jack scoppia in lacrime.
Dopo alcune annate in cui la rosa del Milan è decisamente ridimensionata, in cui Bonaventura è letteralmente il trascinatore, il livello si alza con la cessione della società e le conseguenti strategie di mercato scelte dalle nuove proprietà.
Il saluto a San Siro, vuoto e silenzioso, dopo 184 presenze, 35 gol per un totale di 13.731 minuti giocati. Una media di 74 a partita. La stagione più prolifica è stata il 2017-2018, con 9 gol tra tutte le competizioni.
Ma qual era la formazione schierata da Filippo Inzaghi il giorno dell’esordio di Bonaventura con i rossoneri?
Nella trasferta di Parma, il 14 settembre 2014, in occasione della seconda giornata di campionato, si scatena Menez e il Diavolo si impone con un clamoroso 4-5.
Ecco la formazione.
MILAN (4-3-3) – Diego Lopez; Abate, Bonera, Alex (dal 62′ Zapata), De Sciglio; Muntari, De Jong, Poli; Honda (dal 62′ Rami), Menez (dal 85′ Niang), Bonaventura. Panchina: Abbiati, Agazzi; Albertazzi, Armero, Essien, Saponara, van Ginkel; Pazzini.