È il primo Italia-Inghilterra dopo il cucchiaio di Pirlo. Le squadre hanno pochi reduci da quella competizione, dato il lustro della gara, non altissimo. L’amichevole internazionale di Berna serve più ai due tecnici, Prandelli ed Hodgson, per sperimentare alcuni giocatori, tra i quali c’è Marco Verratti.
Il centrocampista, in uscita dal Pescara verso il PSG proprio in quell’estate, viene convocato da Prandelli per le due amichevoli ed esordisce nella gara contro l’Inghilterra. Il CT italiano, tra i tanti, fa esordire anche Fabbrini e Schelotto. La formazione iniziale vede Diamanti ed El Shaarawy a supporto di Destro, con le fasce coperte da Balzaretti e Abate. L’Inghilterra risponde con Lampard e Cleverley dietro al gigante Carroll. Le emozioni sono in gran parte nel primo tempo, con De Rossi che firma il vantaggio di testa su angolo di Diamanti e con Jagielka che prontamente risponde, sempre su angolo, chiudendo il primo tempo sull’1-1.
Poca Italia in avvio, finché non si accende una luce fievole, ancora un po opaca, ma che qualcosa fa vedere. Prandelli ha messo Verratti. Un’estate difficile per lui. I media e i tifosi si sono divisi per il ragazzo classe 92, allora ancora 20enne. Il passaggio dal Pescara al PSG a peso d’oro, senza aver dimostrato concretamente nulla nel calcio dei grandi lo espone a critiche varie che lo accompagnano fino in Francia. Sono tutti curiosi di vederlo all’opera. Le idee sono tante, ma il tempo per esprimerle e lo spazio sono poche. Verratti è marcato stretto da Johnson, e spesso raddoppiato da Milner, impiegato all’inizio come esterno e poi spostato al centro.
Hodgson gli ha riservato una marcatura ad hoc per neutralizzarlo. Eppure la statistica a fine gara parla chiaro: 96% di passaggi riusciti. Un’occasione sciupata da Destro e poi dallo stesso Verratti poco dopo il suo ingresso in campo spiana la strada all’Inghilterra che, con Defoe, trova il vantaggio finale, quello che porta la gara sul 2-1, che sarà il risultato finale. L’Italia ha perso quella partita, ma quella luce fievole e bassa che si vedeva al 60′ del secondo tempo è diventata ora una luce forte che splende sul cielo azzurro di oggi.
Berna, 15 agosto 2012.
ITALIA (4-3-3): Sirigu 6, Abate 6 (40’ st Schelotto, sv), Ogbonna 7, Astori 6, 6 Balzaretti 5.5 (1’ st Peluso 6), Aquilani 5.5 (23’ st Poli 6), De Rossi 6.5, Nocerino 6, Diamanti 6.5 (12’ st Verratti 6), Destro 7 (36’ st Fabbrini sv), El Shaarawy 6,5 (12’ st Gabbiadini 6). (21 Consigli, 12 Perin, 5 Acerbi, 15 Gastaldello, 2 De Sciglio). All. Prandelli 6.
INGHILTERRA (4-4-2): Butland 6 (1’ st Ruddy 6.5), Walker 6.5, Cahill 6, Jagielka 6.5 (16’ st Lescott 6), Baines 6 (32’ st Bertrand sv), A. Johnson 6.5, Carrick 6.5, Lampard 6.5, Cleverley 6.5, Carroll 6 (1’ st Defoe 7), Young 6.5 (16’ st Milner 6.5). (15 Caulker, 17 Livermore, 18 Rodwell). All. Hodgson 6.5.