Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool, ha scritto attraverso il sito ufficiale del club inglese una lunga lettera ai tifosi dei Reds.
IL TESTO INTEGRALE – «Non credo che questo sia un momento in cui il pensiero di un allenatore di calcio debba contare qualcosa, ma capisco che i nostri tifosi vogliano sentirsi dire qualche parola dal club, quindi ci penso io. Prima di tutto, tutti quanti dobbiamo fare il possibile per proteggerci l’un l’altro. E parlo di società. Dovrebbe essere sempre così, ma in momenti simili credo che conti più che mai. Ho detto spesso che il calcio sembra sempre la cosa più importante tra le cose meno importanti, ma oggi, il calcio e le partite non contano davvero nulla.
Ovviamente non vogliamo giocare in uno stadio vuoto, così come non vogliamo che le partite o i campionati siano sospesi, ma se fare questo dovesse aiutare anche solo una persona a stare bene, noi lo facciamo, punto e basta. Se è una scelta tra calcio e bene comune, non c’è davvero partita. E la decisione di oggi è presa per tenere al sicuro le persone. Ed ecco perché la supportiamo appieno. Abbiamo visto calciatori contro cui abbiamo giocato ammalarsi. Il virus ha mostrato che essere nel mondo del calcio non rende immuni. E ai nostri rivali che sono colpiti e a quelli che lo saranno, siete nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere. Nessuno di noi sa in questo momento come andrà a finire, ma come squadra dobbiamo pensare che le autorità prendano decisioni basate su giudizi sensati e morali.
Vero, sono l’allenatore della squadra e quindi ho una responsabilità per quel che riguarda guidare il nostro futuro in campo. Ma al momento attuale, con così tante persone nella nostra città, nella nostra regione, nel Paese e nel mondo intero che affrontano ansia e incertezze, sarebbe sbagliatissimo parlare di altro che non sia consigliare alle persone di seguire i consigli degli esperti e di prendersi cura di se stessi e degli altri. Il messaggio che la squadra dà ai suoi tifosi riguarda il vostro benessere. Mettete la salute al primo posto, non prendete rischi. Pensate ai più deboli e quando potete aiutateli. Per favore, prendetevi cura di voi e datevi una mano. You’ll never walk alone. Jürgen».