Il difensore del Newcastle, DeAndre Yedlin ha rilasciato un’intervista SkySports UK.
Il classe ’93, nativo di Seattle, si è espresso duramente contro Donald Trump e ha deciso di dire la sua sull’attuale sitauzione politica e sociale che si sta vivendo negli Stati Uniti.
«Mio nonno, mia nonna in particolare: ho un’intera famiglia di attivisti, mi hanno sempre detto di lottare per ciò in cui credo. Non c’è somma di denaro che possa farmi tacere su qualcosa che penso sia sbagliato. È una di quei periodi in cui si attende un cambiamento, ma, se le cose continueranno come ora, è difficile per me, in quanto afroamericano, rappresentare un paese si comporta così, dove le persone non sono tutte uguali».
Penso che la gente ancora non si renda conto del perché ci si inginocchi e si dica “Black Lives Matter”. Le persone non stanno capendo che nessuno sta mancando di rispetto alla bandiera, nessuno sta dicendo che tutte le vite non hanno importanza.
Ma c’è una crisi in questo momento, in cui le vite dei neri non sono all’altezza di quelle dei bianchi e questo vale anche per le altre minoranze.
L’ex Sunderland ha poi concluso sull’eventuale iniziativa della Premier League di sostituire i nomi dei giocatori sulle magliette con la scritta “Black Lives Matter”. «Manderebbe un grande segnale, se i ragazzi cominciassero a leggerlo sul retro delle maglie dei giocatori, inizierebbero a farsi delle domande».