Atteso oggi a Torino, Adrien Rabiot non è rientrato in Italia. E la prima pagina de L’Equipe titola: «Rabiot ritarda il suo ritorno». Il centrocampista francese è in ritardo rispetto ai propri compagni della Juventus, che hanno cominciato ad allenarsi senza di lui. I dirigenti della Juventus sono infastiditi dal comportamento di Rabiot. Proviamo a fare un punto della situazione.
Una stagione più di bassi che di alti
Dopo essere arrivato ai ferri corti con il Paris Saint-Germain e aver vissuto una stagione sostanzialmente da separato in casa con i parigini, questa doveva essere l’annata della svolta per Rabiot. Che invece – statistiche alla mano – ha più deluso che altro. 0 gol e 0 assist tra campionato e coppa, oltre alla convinzione di non aver dato abbastanza alla causa bianconera. Tanto da diventare uno dei capri espiatori della notte di Lione, dove la Juventus è caduta in casa dei francesi e Rabiot è stato messo sotto accusa. La media voto in campionato del 5,82, oltre alla fantamedia da 5,68 stanno lì a puntare il dito contro il centrocampista della Juventus.
(Una storia delle ultime ore di Rabiot, nella quale scrive: «Quando realizzi che è il tuo ultimo giorno di… sciopero».
Nel futuro c’è la Premier?
Non è un mistero che il futuro di Rabiot possa essere lontano da Torino. Non solo per lo “sciopero” che il giocatore sta mettendo in atto nei confronti della società, probabilmente per il taglio degli stipendi. Ma anche perché le sirene dalla Premier cominciano ad essere pressanti e l’Everton di Ancelotti, il primo a far esordire Rabiot col PSG, si è fatto avanti. Rabiot-Juventus è una storia d’amore destinata a finire dopo un solo anno?