L’altra faccia dell’intreccio: se Fonseca schierasse Dzeko? L’irritazione della Juventus

by Redazione Cronache

Il momentaneo stop dell’intreccio di mercato, dettato dalle frizioni tra il Napoli e Arkadius Milik, ha messo in stand-by anche il trasferimento di Edin Dzeko alla Juventus. Il bosniaco, quindi, è stato convocato da Paulo Fonseca per l’esordio di campionato dei giallorossi, in programma questa sera al Bentegodi. Difficilmente, però, troverà spazio a partita in corsa e ancora più difficilmente giocherà dal primo minuto. Anche se, avendolo in panchina con sé, se ci fosse bisogno a Fonseca potrebbe venire la tentazione di mandarlo in campo.

VeronaRoma, quindi, sarà interessante anche agli occhi della Juventus e dei suoi tifosi, proprio per vedere se alla fine Fonseca deciderà di far giocare o meno Dzeko. Rinunciare al bosniaco vorrebbe dire lanciare Mkhitaryan come falso nueve.

La posizione della Juventus

Negli ultimi giorni i contatti con la Vecchia Signora si sono fatti sempre più fitti e frequenti. Con la testa Dzeko si sente già un giocatore bianconero e mandarlo in campo stasera avrebbe due controindicazioni: il rischio che mentalmente abbia già staccato e quello relativo ad un possibile infortunio che potrebbe pregiudicare il trasferimento.

Ecco perché la logica e il buon senso vogliono che stasera Edin parta dalla panchina. Ed ecco anche perché lo stesso Dzeko si aspettava (e sperava) che tutto si potesse concludere prima di Verona. Il bosniaco oggi avrebbe voluto essere al J Medical per fare le visite mediche con la Juventus e questo avrebbe voluto anche Andrea Pirlo, che invece domani affronterà la Sampdoria senza il centravanti. La Juve, che – racconta La Gazzetta dello Sport – è irritata dal ritardo e non fa i salti di gioia per la convocazione, spera che l’incastro con Milik si risolva oggi e che Dzeko possa sbarcare a Torino al massimo domenica, per fare le visite lunedì e chiudere subito la pratica.