«Puoi dire a tuo padre che noi torniamo a casa». Una frase lapidaria quella pronunciata da Lorenzo Insigne all’indirizzo di Edo De Laurentiis, vicepresidente del Napoli e figlio del patron Aurelio, nella pancia del San Paolo. Una decisione maturata negli spogliatoi, tra la doccia fredda patita in campo con il pareggio contro il Salisburgo e quella calda per ripulirsi dalle scorie della gara. Hirving Lozano e il capitano scendono in zona mista, si sottopongono alle interviste e successivamente si uniscono al gruppo. «Noi in ritiro non torniamo».
Una scelta decisa da parte della squadra e rimarcata in precedenza anche da Carlo Ancelotti che aveva disertato la conferenza stampa – accettando di andare incontro a pesanti multe da parte della UEFA – tramite la voce dell’ufficio stampa. Il tecnico ha poi preso coscienza della volontà della squadra di non tornare a Castel Volturno a dormire, luogo in cui invece hanno riposato lui e lo staff e dove, stamani, sono ripresi gli allenamenti l’indomani del pareggio europeo. La decisione della squadra non era stata autorizzata inizialmente da Ancelotti ed è stata presa quando Aurelio De Laurentiis aveva già lasciato lo stadio.
Il gruppo sperava in un dietrofront dopo il pari in Champions League ma quando ha capito che non sarebbe arrivato, ha puntato i piedi. Già nel corso della scorsa settimana, i calciatori non avevano apprezzato l’essere venuti a conoscenza del ritiro solo dalle testate giornalistiche e non in modo diretto dal Presidente. Probabilmente, l’ammutinamento è arrivato dopo la mancata cessazione del ritiro in caso di risultato positivo.
Nel corso della propria intervista, Insigne ha fatto emergere come quello del Napoli «sia un gruppo molto unito, merito del mister che fa stare tranquilli e non mette pressione. Contro il Salisburgo è arrivata una risposta di gruppo, anche di chi era in tribuna e in panchina». Una situazione in divenire che avrà ripercussioni non da poco. In primis, resta da capire quale soluzione adotterà la società nei confronti dell’allenatore e dei giocatori.