Può capitare di sbagliare un gol e aspettare la partita successiva per rifarsi. Questione di giorni, allenamenti più intensi e una maggiore attenzione sotto porta. Ma quando la cosa sbagliata è un tatuaggio, correggere l’errore diventa una questione più complicata. Gianluca Lapadula, attaccante del Benevento, ha sfoggiato sui propri social la sua nuova opera d’arte impressa sulla propria pelle. Il volto di un Inca, secondo lui, in onore alle origini peruviane della madre del calciatore. Con tanto di didascalia: “Le mie origini, la metà del mio cuore, la metà del mio sangue”. Ma i social non si sono lasciati sfuggire nulla: quello che raffigura il tatuaggio non è un Inca, ma un apache – un nativo americano – che nulla ha a che fare con il Perù. Tantissimi i commenti ironici arrivati sotto il post dell’attaccante, ma anche poco più duri: “Spero che non ti convochino in nazionale”.
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