Chi sei destinato ad essere?
Si è preso il nostro cuore quando eravamo piccoli, obbligandoci a sognare talmente forte da farci piangere. Abbiamo sempre misurato la vita una scivolata alla volta, con la speranza di aggiungere alla nostra collezione un nuovo tatuaggio di carne e sangue da sfoggiare con orgoglio, di quelli che si curano con l’acqua della prima borraccia trovata a bordo campo. Non è facile, ma è straordinario. Con la testa fasciata e le tempie che pulsano per la foga di arrivare per primi, spazzando via pallone e paure. Con poche, pochissime idee. Ma sempre chiarissime.
Costretti a vivere nel limbo tra errore e virtù, a denti stretti, seguendo con gli occhi chiusi e il cuore spalancato la nostra unica vocazione: difendere come se ogni occasione fosse la più importante. Rappresentiamo la forza del gruppo che quando esaurisce le energie si volta indietro sperando di trovare il solito muro che resiste alle intemperie. Ed è in quel preciso momento che dovremo rispondere presente.
Difendere è un’arte, è una promessa di fedeltà che non conosce fatica e giustificazioni.