L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, ha parlato ai microfoni del sito ufficiale dell’Uefa a due giorni dall’esordio stagionale in Champions League contro il Borussia Monchengladbach.
ARGENTINA – «Nella mia nazione nasci con passione, dedizione, cuore, e questo è qualcosa che cerchiamo sempre di portare in qualsiasi campionato di calcio in cui andiamo a giocare. Puoi anche vederlo in Argentina se segui il campionato e guardi le partite. Lo stesso vale per la nazionale. Cerchiamo sempre di dimostrarlo. Il talento viene prima di ogni cosa, è qualcosa con cui nasci, ovviamente devi anche svilupparlo. E la grinta viene al secondo posto: è quella che ti permette di prevalere fisicamente e mentalmente cercando di combattere contro tutti gli ostacoli che ti si presentano sulla strada».
MESSI – «Conosco Leo più per i tempi in cui siamo stati compagni di squadra nella nazionale argentina prima ancora che da avversario. L’ho detto in passato, e lo dirò ancora oggi e in futuro: è il miglior giocatore del mondo. Il fatto che sia argentino è motivo di orgoglio per noi, cerchiamo sempre di imparare da lui. Per me è su un altro livello: capisce il gioco in un modo diverso ed è sempre un passo avanti a tutti gli altri».
TRIPLETE DELL’INTER – «Ricordo di aver visto la finale di Champions a casa, con la mia famiglia, in Argentina. È stato molto significativo perché c’erano molti giocatori argentini in quella squadra ed è stata una vittoria molto importante per il club. Diego Milito ha segnato entrambi i gol? Sì, è vero. Diego è una persona e un calciatore molto importante nel nostro Paese, io tra l’altro ho potuto giocare con lui (al Racing Avellaneda ndr), cosa che mi è piaciuta molto. Ci sono sicuramente molti tifosi dell’Inter in Argentina perché molti giocatori argentini sono passati in questo club».
ZANETTI – «Javier è un uomo molto importante nell’Inter, anche per noi giocatori perché ci trasmette tutto quello che ha vissuto in questo club. Lo ha fatto con me quando sono arrivato in Italia per la prima volta. Ogni volta in cui ho avuto bisogno di qualcosa ha sempre cercato di aiutarmi. Mi ascolta e mi chiede sempre come sto o mi dà una mano con tutto ciò di cui potrei aver bisogno. È sempre lì ad assicurarsi che io stia bene dentro e fuori dal club. Soprattutto mi ha aiutato con la lingua quando sono arrivato, spiegandomi il significato del club e di come ci si allena. E’ stato molto importante in tutto questo, quindi gli sarò sempre grato. Mi ha davvero aiutato quando sono arrivato qui».