Valentino Lazaro, ex difensore dell’Inter ceduto nel mercato invernale al Newcastle, ha rilasciato una lunga intervista a FcInterNews.
CORONAVIRUS – «Le persone in generale devono prendere sul serio questa situazione e contribuire a ridurre il numero di nuove infezioni. Stare a casa sta aiutando molto a prevenire la diffusione del virus, il che aiuta moltissimo i medici che lavorano giorno e notte per tenere sotto controllo questa situazione. Colgo l’occasione per ringraziare ognuno di loro. Giusto fermare il calcio? Sì, assolutamente. Fermare il calcio e anche ogni evento con grandi folle è necessario in questo momento. La salute umana vale più di ogni altra cosa. È questo quello che conta di più».
INTER – «La situazione è stata difficile per me a causa dell’infortunio subito, in più ha contribuito anche il non parlare la lingua. A volte è solo una questione di testa. Avevo bisogno di giocare di più per acquisire ancora fiducia. Mi sono sentito molto bene contro il Bologna, a Dortmund e a San Siro contro l’Hellas Verona. Ero in forma e con rinnovata fiducia, pronto per scendere in campo, ma poi di nuovo non ho giocato per molte settimane, quindi è stato difficile per me. In ogni caso non smetterò mai di lavorare su me stesso e continuerò a essere pronto per tutte le sfide che dovrò affrontare in futuro. Sono in contatto con Conte e con tutti i ragazzi. Guardo ogni partita e ne parlo con loro. Specialmente con Romelu sento un grande legame. È come un fratello maggiore. Un’altra occasione in nerazzurro? L’Inter è amazing: un club fantastico e speciale. Indossare la maglia nerazzurra è un motivo d’orgoglio. Ma non sarebbe giusto parlarne adesso. Sono focalizzato sul Newcastle e darò tutto qui. Poi la prossima estate vedremo quello che accadrà».
NEWCASTLE – «Perché il club inglese? Non è un segreto che avevo l’opportunità di andare in un top club in Germania (Lipsia, ndr) e giocare la Champions League in una squadra dove militano molti miei amici. Ma volevo provare una nuova esperienza, qualcosa che non avevo ancora vissuto. Quindi ho scelto di mettermi alla prova in Premier League. Conte mi ha detto che rispettava la mia decisione proprio perché conosce l’Inghilterra e pensa che possa essere un buon step per me quello di giocare in Premier e aver continuità. Per tornare a essere quello che avevo dimostrato in passato».