Le critiche fanno parte del gioco, ma Hakimi le ha superate in velocità

by Redazione Cronache
hakimi inter

di Andrea Sperti 

Le critiche fanno parte del gioco ed a volte sono anche utili per cambiare le cose. Se si ha personalità e carattere, i giudizi negativi si vivono con la giusta spensieratezza, cercando di far cambiare idea a chi in quel momento sta valutando. Se, invece, manca la forza mentale, allora si può venire anche travolti dalle opinioni sul proprio conto.

Achraf Hakimi, ieri sera, ha dimostrato di avere tanta personalità, scendendo in campo con voglia e determinazione, le stesse che sono mancate nel suo avvio di stagione. Il classe ’98 ha vissuto un periodo difficile, durante il quale le sue prestazioni non sono state all’altezza delle aspettative. Il passaggio sbagliato, che ha causato la rete di Benzema, nella gara d’andata contro il Real Madrid, ha rappresentato l’episodio cardine di tre mesi poco esaltanti, quanto meno per tutta l’attesa che si era creata intorno al suo arrivo.

Antonio Conte al Borussia Park gli ha preferito Darmian. Quell’esclusione, però, non aveva il sapore di una bocciatura. Il tecnico pugliese aveva solo capito il momento e lo ha preservato, in un match importante, nel quale Hakimi è entrato ed ha servito anche l’assist a Lukaku, per il gol del momentaneo 3 a 1.

Ieri sera, invece, le cose sono andate diversamente. Hakimi è partito titolare e finalmente ha mostrato a tutti perché l’Inter ha speso una cifra considerevole per portarlo a Milano. Due gol, ma in totale un’ottima prestazione, fatta di copertura e corsa, di tecnica e quantità, tutto al servizio della squadra.

La seconda rete, quella del definitivo 3 a 1, è una cartolina da inviare a chi aveva già sentenziato la sua inadeguatezza al calcio italiano. Hakimi c’è ed ora serve il suo apporto per arrivare agli ottavi di Champions, il primo obiettivo stagionale dei nerazzurri.