di Giovanni Benvenuto
Negli ultimi anni la Champions League ci ha regalato tantissime emozioni. Tra verdetti sorprendenti e club non proprio blasonati che hanno fatto strada nel corso della competizione tutti gli appassionati di calcio sono rimasti sempre incollati davanti al televisore. Tra i club rivelazione delle precedenti edizioni c’è senza dubbio il Psv Eindhoven di Guus Hiddink.
Il valore della squadra
Nella stagione 2004-05 il club olandese poteva vantare di un organico con tante stelle: una di queste era senza dubbio Mark Van Bommel. Il centrocampista, valutato sui 12 milioni, era il faro della manovra di costruzione della squadra. Da menzionare sulla retroguardia il centrale brasiliano Alex: arrivato dal Chelsea il calciatore era il perno centrale della difesa, col costo del cartellino che si aggirava attorno agli 8 milioni. In attacco un giovanissimo Park Ji-Sung (5 mln) oltre al famosissimo bomber Vennegoor of Hesselink ( 6 milioni). Il valore complessivo del club, secondo il noto portale Transfermarkt, si aggirava attorno agli 87 milioni.
Il cammino
Nei turni preliminari il Psv annichilisce la Stella Rossa con il complessivo 7-3 tra andata e ritorno. Alla fase a gironi Panathinakos, Rosenborg e Arsenal gli avversari col club di Hiddink che stacca il biglietto per gli ottavi piazzandosi alla seconda posizione. Urna dolce agli ottavi: battuto il Monaco (lontanissimo parente della precedente edizione) col complessivo di 3-0. Poi il Lione, sconfitto nella lotteria dei rigori per 4-2 dopo l’1-1 maturato nel doppio confronto. In semifinale il Milan, coi rossoneri che eliminano il Psv grazie a un’incornata di Ambrosini al Philips Stadion dopo che gli olandesi avevano momentaneamente riacciuffato la sfida con le due reti segnate in casa. Il gol di Cocu è inutile, coi rossoneri che conquistano la finale di Istanbul (poi persa clamorosamente contro il Liverpool di Benitez).