Le più grandi sorprese della Champions – Il Villarreal di Manuel Pellegrini

by Redazione Cronache

di Giovanni Benvenuto

La Champions League regala sempre emozioni uniche. La competizione, qualche volta, ha regalato anche dei verdetti sorprendenti con delle squadre outsider che clamorosamente hanno sfiorato l’appuntamento con la storia. Una di queste è senza dubbio il Villarreal che, nell’edizione del 2006, ha fatto tremare una squadra blasonatissima come l’Arsenal di Wenger. Dalla rosa fino al cammino…conosciamo meglio il ‘sottomarino giallo’ di quell’annata.

Il valore della squadra

Il calciatore più costoso del club, in quella stagione, era Juan Roman Riquelme (valutato attorno ai 18 milioni di euro secondo il portale Transfermarkt). Seguono Forlan (9 mln), Sorin (5 milioni e mezzo) e l’ex Juve Alessio Tacchinardi (5 milioni). Nella rosa presente all’epoca un difensore poi approdato in Italia come Gonzalo Rodriguez (4 milioni), salta anche all’occhio anche un giovanissimo Santi Cazorla (valutato invece sui 400mila euro). Menzione anche per il giustiziere dell’Inter Rodolfo Arruabarena (2 mln).  Nonostante le poche stelle presenti nell’organico il club spagnolo era valutato complessivamente sugli 82 milioni, tra porta, difesa, centrocampo e attacco.

Il cammino

Il Villarreal non ha staccato subito il pass per partecipare alla competizione: ai preliminari gli spagnoli hanno dovuto battere nel doppio confronto l’Everton, poi la fase a gironi con Benfica, Manchester United e Lille. Il club passa agli ottavi dove elimina per gol in trasferta gli scozzesi del Glasgow Rangers. Ai quarti lo scontro con l’Inter, con quest’ultimi che escono clamorosamente dalla Champions dopo il gol siglato da Arruabarena (già citato in precedenza). La semifinale con l’Arsenal si rivela tutt’altro che scontata: i gunners vincono 1-0 ad Highbury grazie a un gol di Kolo Touré ma al Madrigal sudano freddo, specialmente nei minuti conclusivi quando Riquelme ha tra i piedi il pallone per cambiare le sorti della sfida. L’argentino sbaglia dagli undici metri con Jens Lehmann che regala ai londinesi la finale di Parigi. Senza dubbio la rivelazione di quell’anno con la sliding door nei minuti finali della semifinale di ritorno. Quell’edizione verrà poi vinta dal Barcellona, col gol di Belletti quasi al fotofinish.