Sta facendo discutere in queste ore il confronto a distanza tra due giganti dello sport mondiale come Zlatan Ibrahimović e Lebron James. Nei giorni scorsi lo svedese, durante un’intervista ai microfoni dell’Uefa, aveva dichiarato: «Lebron? non mi piace quando le persone con qualche tipo di ‘status’ parlano di politica. Fai quello in cui sei bravo. Fai quello che fai. Io gioco a calcio perché sono il migliore nel giocare a calcio. Non faccio politica. Se fossi stato un politico, avrei fatto politica». La risposta del cestista non si è fatta attendere: «Divertente che queste parole vengano da lui, perché in Svezia ha fatto le stesse cose. Non era stato lui, quando era tornato in patria, a dire che sentiva un certo tipo di razzismo in campo solo perché il suo cognome era diverso da quello degli altri?». Ed ancora in conferenza stampa: «Sono la persona sbagliata da criticare perché parla di politica senza saperne niente. Mi preparo prima di parlare, i miei commenti arrivano da una mente molto educata. Non c’è modo che io stia zitto, che mi limiti allo sport: capisco quanto sia potente la mia voce, quanto usando la mia piattaforma possa aiutare a combattere le ingiustizie, quelle che vedo nella mia comunità».