Antonin Barak è uno di quei casi particolari per i quali si è discusso durante l’argomento proroghe contratti. Il ceco Il centrocampista ceco si è trasferito a gennaio al Lecce in prestito secco: nel post-pandemia, la questione si sarebbe dovuta risolvere per tempo debito, considerato che entro la mezzanotte del 30 giugno, appunto, si dovranno depositare gli accordi. Secondo La Gazzetta dello Sport, però, manca ancora l’ok dell’Udinese per la permanenza del centrocampista a Lecce. Se l’Udinese si rifiuterà di concedere il lasciapassare per lasciare sino al 2 agosto Barak al Lecce, il calciatore rientrerà alla società di Pozzo. Il Lecce rischia quindi di non poter utilizzare Antonin Barak sino alla fine della stagione, perché l’Udinese, proprietaria del cartellino, al momento non ha ancora controfirmato il documento con il quale il club salentino e il giocatore definiscono il prolungamento del prestito in scadenza il 30 giugno. È il primo caso del genere in Italia. I felsinei sono stati protagonisti di un caso simile con Saponara, ma lo scambio è stato portato a termine tra lo stesso Lecce e la Fiorentina.