Fabio Liverani, tecnico del Lecce, ha parlato così ai microfoni del canale ufficiale del club alla vigilia della sfida contro l’Udinese.
Sulla gara contro il Bologna: «L’approccio purtroppo è stato sbagliato. Ricaricare a livello mentale ogni tre giorni è la difficoltà più grande, la partita contro il Bologna all’inizio lo ha dimostrato. Siamo stati bravi a pareggiare; poi Mancosu ha avuto un’altra occasione, idem Lapadula, la traversa, il salvataggio sulla linea… Il rammarico è grande, nelle ultime tre trasferte abbiamo tirato cinquanta volte verso la porta avversaria e siamo tornati a casa con un punto. È il rammarico più grande di una squadra che ha poche speranze, ma che ne avrebbe potuto avere tante».
Non è agevole affrontare chi ha comunque già raggiunto l’obiettivo.
“Questo è il calcio, non entro in tali commenti. Non rimango sorpreso, come non lo rimarrò davanti a una buona prestazione di Udinese e Parma. Devono finire le storie di otto-dieci anni fa, quando le ultime partite non si giocavano”.
Sugli infortuni: «Non credo che questo Lecce navighi nella fortuna. Esce Rispoli, entra Calderoni».
Sul morale: «Non è dei migliori, ognuno è rimasto con i propri pensieri. Oggi abbiamo fatto riunione tecnica e poi la rifinitura, cercheremo di dare il massimo».
Sulle ultime cinque partite: «Meritavamo sicuramente molto di più, sarebbe stato un altro campionato. Abbiamo giocato sempre in grande emergenza, sempre nello stesso reparto: cambiare le partite, così, era dura. L’attacco è sempre stato decimato, ma anche dietro abbiamo perso tanti calciatori importanti come Rossettini e Meccariello. Sicuramente la vittoria del Genoa contro la Samp ci ha complicato i piani. Noi facciamo il massimo, dobbiamo fare sei punti: di rimpianti purtroppo già ne abbiamo e non ne vorremmo più».
Sulla gara d’andata, persa all’ultimo minuto: «Noi dobbiamo fare la nostra partita, senza pensare agli altri. Abbiamo perso partite in cui l’inesperienza ci ha fatto perdere punti».