L’ex allenatore della Spal Semplici: «Il play off è una cosa che non mi piace»

by Redazione Cronache

L’ex allenatore della Spal Leonardo Semplici ha rilasciato un’intervista durante Stadio Aperto su TMW Radio. L’allenatore toscano ha parlato del periodo e dell’allerta legata al Coronavirus.  

RITORNO IN ITALIA – «Ero in Spagna per un corso di aggiornamento ma dopo due giorni ho avuto delle difficoltà con il rientro. Stavano chiudendo tutti i voli per l’Italia. Ho preso altri voli da Siviglia a Parigi e poi da Parigi a Nizza. Da Nizza mi sono venuti a prendere in macchina e sono tornato a Pisa».

SPAGNA – «In Spagna non c’era la stessa situazione dell’Italia. A Siviglia non si percepiva ancora nulla, scuole aperte e persone in giro e nei locali, senza mascherine giorno e notte».

ITALIA – «Siamo corsi ai ripari giustamente per limitare il contagio e stiamo seguendo le regole. Restare a casa e uscire solo per necessità per fermare questo virus».

DECISIONI – «Come al solito si è pensato prima agli interessi e poi alla salute senza pensare al pericolo che si stava correndo. Siamo arrivati finalmente alla chiusura di tutti i campionati. Abbiamo aspettato forse anche troppo. Non è il momento di fare polemiche. Dobbiamo stare uniti, seguire le regole e dimostrare di essere un paese che va oltre gli interessi».

RINVIO EURO 2020 – «Saranno prese delle decisioni importanti e giuste perché con il pericolo del contagio credo sia giusto sospendere tutte le competizioni anche Euro 2020».

PLAY OFF SCUDETTO – «È una cosa che non mi piace ma può essere che ci sia bisogno di ricorrere a questa soluzione per concludere il campionato».

CALCIATORI – «Ho vissuto due giorni in Spagna e ho percepito un’altra cosa. Forse anche loro non ci credevano ancora alla gravità della situazione. Quindi non ritengo giusto in incolparli ora. Hanno comunque un grande valore mediatico».

MOVIMENTO CALCISTICO ITALIANO – «Bisognerà dimostrare grande unità e dimostrare di avere un interesse comune. Bisogna gestire il patrimonio per far ripartire tutte le categorie»

PARTITA SIMBOLO – «La finale Mondiale del 2006 dove un paese intero ha tifato la nazionale. Mi auguro che possiamo dimostrarci un popolo unito per vincere una partita più importante: quella della salute».

FUTURO – «Ho avuto opportunità per allenare all’estero ma voglio aggiornarmi e rimanere in Serie A che è tornata ad un altissimo livello e molto competitiva».