Ormai era nell’aria e alla fine è arrivato. Il nuovo DPCM del Governo è stato appena illustrato dal Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa a reti unificate.
La situazione
Ieri, sabato 24 ottobre, si sono registrati 19.644 nuovi positivi (501 in più rispetto a ieri), su 177.669 tamponi effettuati (4.363 in meno rispetto a ieri). I nuovi ricoverati in terapia sono 79, 22 in più rispetto a quanti ne sono stati registrati venerdì.
Ammontano a 11.287 invece i ricoveri ordinari, 738 nelle ultime 24 ore, 1.128 quelli in totale in terapia intensiva.
Mentre sono 91 le vittime odierne.
Nuovi provvedimenti
Il nuovo DPCM entrerà in vigore da lunedì prossimo, ovvero 26 ottobre e durerà fino al 24 novembre. Queste le parole di Conte durante la conferenza. Il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm nel corso della notte dopo che c’erano state tensioni con le Regioni. Infatti, la firma era prevista ieri e si prevedeva una diretta in serata del presidente del Consiglio. Poi tutto è slittato a stamattina. Adesso la diretta della conferenza stampa iniziata alle 13.30.
Le parole del Premier
«Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così riusciremo a gestire la pandemia senza esserne sopraffatti. Questo significa riuscire a evitare un secondo lockdown generalizzati, il Paese non può più permetterselo. Dobbiamo tutelare la salute, ma al contempo anche l’economia. Vanno protette insieme ed è quindi necessario adottare delle nuove misure restrittive da oggi a mezzanotte fino al 24 novembre».
«Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi».
«Bar e ristoranti chiudono alle 18, anche la domenica. Dopo questo orario potranno vendere tramite asporto. Non sono consentiti i festeggiamenti connessi a cerimonie civili e religiose. Convegni, congressi e altri eventi si potranno svolgere a distanza. Chiudono anche teatri e cinema».
«Sono sospese le competizioni sportive, tranne quelle professionistiche a livello nazionale».
«Non abbiamo introdotto un coprifuoco, è una parola che non amiamo, ma rivolgiamo a una grande raccomandazione a tutti: bisogna muoverci per motivi di salute, di studio, di lavoro o di necessità, evitando di accogliere a casa persone che non facciano parte del nostro nucleo familiare».
LA RISTORAZIONE – «È vero, le Regioni ci avevano fatto una proposta diversa per bar e ristoranti. Capisco che ci sarà disagio, ma sono stato molto chiaro: per i ristoratori, i gestori di bar e pizzeria abbiamo contemporaneamente definito l’entità di misure di sostegno. Dovremo fare tutti dei sacrifici, da chi ama andare al ristorante a chi vuole è solito andare in palestra».
NATALE E DICEMBRE – «Vorremmo arrivarci con una predisposizione d’animo serena, per quella che è forse la festa a noi più cara. Se a fine dicembre arriveranno i vaccini, saranno però solo i primi e servirà quindi festeggiare sì uniti ma comunque consapevoli del momento che stiamo vivendo. Queste misure saranno sufficienti? Lo speriamo».
LE PROTESTE – «Ci mancherebbe, le capisco… Se oggi fossi dall’altra parte, anche io proverei rabbia contro le misure del Governo e avrei da lamentarmi. La protesta c’è, ma quello che posso auspicare è di stare attenti: chiaramente ci sono dei gruppi, un po’ professionisti, che ne approfittano per infiltrarsi nelle proteste. Penso a quanto accaduto a Napoli».