Fabio Liverani, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Benevento. Queste le sue parole:
IL MOMENTO – «La vittoria aveva un peso specifico per questa partita, ma credo sia venuta anche per una ottima prestazione. Abbiamo fatto 60-65 minuti importanti, il primo tempo poteva essere chiuso con un vantaggio più ampio. L’intensità, l’unione di intenti, la squadra più corta e la buona pressione: questo è il punto di partenza che cercavamo. Una partita non ci dà la serenità di aver trovato la strada, domani arriva una partita importante dove dobbiamo far vedere i progressi fatti di recente».
BENEVENTO – «Come abbiamo fatto l’ultima partita, non c’è fretta di doverla chiudere e lasciare spazi alle ripartenze, mantenendo equilibrio in fase di possesso ed avere la pazienza per trovare il varco giusto. Abbiamo fatto delle prove, il campo ci dirà se sono state giuste. Poi è normale che c’è la qualità dei giocatori, domani sarà una partita di scacchi. Loro vengono da un buon periodo, vittoria a Firenze e pari con la Juve, sono una squadra che sta bene. Noi dobbiamo mantenere e confermare la crescita di Genova facendo le cose bene e collettivamente».
KARAMOH – «A differenza di Cornelius e Gervinho non ha gestito benissimo le scelte, però ha dato profondità, equilibrio, è stato partecipe. Da lui ci aspettiamo di più, soprattutto in fase di possesso».
TERZINO SINISTRO CERCASI – «Io sono un positivo di nascita, credo che nell’emergenza si possano fare scoperte che poi nell’arco dell’anno possono essere un vantaggio. Abbiamo giocatori che possono giocare lì anche se non è la loro posizione, per me è un’opportunità, così come per loro per mandare un messaggio all’allenatore. In settimana ho visto uno spirito giusto anche per chi potrebbe giocare in ruoli non suoi o in emergenza. Vedo sempre l’aspetto positivo».
BRUNETTA – «È un giocatore che è stato catapultato dall’Argentina, dove il campionato era fermo da febbraio, in Italia, dove è arrivato senza preparazione. Noi crediamo in lui, ha attitudine offensiva diversa da Gervinho e Karamoh, può giocare tra le linee e predilige più il fraseggio della verticalità: avrà il suo spazio. Deve crescere nella continuità, e gliela può dare solo l’allenamento o la partita. Con cinque cambi sarà un giocatore importante».
SCOZZARELLA – «È stato chiamato in causa dopo che in questi due mesi aveva avuto problemi e ha risposto presente. Questo non vuol dire che Brugman, Cyprien, Hernani o altri non avranno possibilità. Matteo ha dato la risposta giusta, con i fatti e non con le parole mi ha detto che posso contare su di lui in quel ruolo. Io credo di avere la fortuna di allenare un gruppo che mi offre grandi soluzioni».
INGLESE E CORNELIUS – «Li sto alternando in base alla loro condizione. Ciò non toglie che nel lungo periodo, se staranno bene entrambi, non possa schierarli insieme dal primo minuto».