Fabio Cola, laureato in psicologia che ha collaborato in carriera anche con alcune società calcistiche, dal 2013 è docente nel corso master Uefa Pro a Coverciano e al Corriere dello Sport spiega: «Usciremo da questa situazione con la consapevolezza collettiva che ogni luogo, potenzialmente, potrebbe essere minaccioso. Lo spogliatoio, per chi lo frequenta quotidianamente, è il luogo conosciuto per eccellenza, lo spazio che ciascuno dei giocatori percepisce come ‘meno straniero’ di tutti. È quella botta di intimità che li difende da tutto, anche dalle paure che magari si sono accumulate in questo periodo».