Possono 2 anni di militanza in un club pesare quanto un’intera vita trascorsa altrove? Decisamente no. Anche se, interrogato nello specifico, Raúl nel 2016 ha affermato: «Amo entrambe, sono le squadre nelle quali ho trascorso i miei migliori anni da calciatore».
Nell’estate del 2010, dopo 18 anni con la camiseta blanca del Real Madrid cucita addosso, la leggenda Raúl González Blanco decise di proseguire la sua carriera di calciatore lontano dalla Spagna. Il n.7 si trasferì a Gelsenkirchen per difendere i colori dello Schalke 04, sicuro di poter essere ancora incisivo ai massimi livelli. E non si sbagliò. Il centravanti spagnolo nella stagione 2010/11 trascinò i compagni fino alla semifinale di Champions League (eliminando tra le altre l’Inter campione in carica), nella quale però fu costretto a cedere il passo al Manchester United. Nella sua esperienza con il club tedesco collezionò 98 presenze tra campionato e coppe mettendo a segno ben 40 reti.
Quello Schalke 04, allenato da Ralf Rangnick, schierava in porta Manuel Neuer, in difesa Benedikt Howedes e Joel Matip, a centrocampo Jurado e Jefferson Farfan.