Il nuovo manifesto del calcio femminile

by Alessandro Lunari
manifesto calcio femminile copertina

Sappiamo bene quante rivoluzioni sono partite da una canzone. Dal testo di un nuovo brano di una band fiorentina, invece, è nato un manifesto per il calcio femminile.

«Dite pure che non ci avete chiamate maschiacci, che non ci avete riso alle spalle, che non avete provato a farci credere che non avevamo abbastanza rabbia, fiato, coraggio». E ancora: «Siamo nate per correre, per urlare, senza farci dire come: per farlo come ci pare». Tutte unite. Come dicono loro, «unite per resistere». Sono alcune delle frasi che, più di tutte, ti restano nella testa e ti costringono a riflettere. Le ripetono loro, le calciatrici, ad alta voce in un video che rappresenta qualcosa di unico nel panorama dello sport femminile. Giocatrici di Napoli, Bologna e Venezia 1985, e quello del C.S. Lebowski, Atletico S. Lorenzo, HSL e Mele Toste, ognuna raggiunta nella propria città. Tutti i livelli del calcio italiano mescolati insieme per lanciare un messaggio.

 

Come dicevamo, tutto è partito da una canzone: Mondiali FDC, acronimo di Mondiali Femminili Di Calcio. Uno dei brani principali del nuovo album, il secondo, dei Loren, band nata a Firenze nel 2018 da cinque amici molto attivi nella scena musicale locale: Francesco Mucè, Marco Ventrice, Gabriele Burroni, Dario Foschi e Richard Cocciarelli.

loren band mondiali femminili

I Loren

In realtà il calcio non è il tema centrale della canzone. «Molto semplicemente – ci racconta Francesco – parla di come le cose cambino, anche quelle personali, e di quanto lo facciano alla svelta. L’attenzione mediatica che c’è stata per i Mondiali femminili di calcio del 2019, e tutto quello che ne è conseguito, è di sicuro uno dei cambiamenti sociali più importanti che ci sono stati in questi anni. Mentre la nostra vita scorreva, da un anno all’altro il calcio femminile è diventato un fenomeno popolare. C’è ancora molto da fare, però oggi le donne che giocano ad alto livello sono diventate professioniste e sempre più persone si sono prese a cuore temi come la maternità e l’uguaglianza dei diritti».

Stiamo cambiando o stiamo crescendo? Si chiedono i Loren nella loro canzone. Forse entrambe le cose. E il calcio è una metafora perfetta per raccontarlo. Non mancano i riferimenti, né un certo lessico ‘da spogliatoio’. «Sentirsi di merda dopo una sconfitta», «Nati per correre, non per stare seduti». Ma soprattutto: «L’avresti detto mai che tutto sta cambiando, e che l’Italia si fermasse per i Mondiali femminili di calcio?». A livello musicale, invece, Mondiali FDC è un crossover tra le chitarre rock e il basso slap tipico del funky e della dance.

 

Fiorentini come loro, i Loren sono molto attaccati al Centro Storico Lebowski, società di calcio popolare che è gestita esclusivamente dai suoi tifosi. Da poco la squadra femminile ha raggiunto la Serie C ed è stata impreziosita dall’arrivo di Giulia Orlandi, capitano della Fiorentina che nella stagione 2016/2017 ha vinto scudetto e Coppa Italia.

manifesto calcio femminile

«Quando pensavamo a come promuovere la canzone- continua Francesco – avevamo in mente il videoclip classico di una squadra di calcio femminile che si allena in campo e quindi abbiamo coinvolto il Lebowski. Da qui è nata l’idea di fare un contenuto che andasse oltre la canzone; che potesse essere un manifesto dei valori del calcio femminile. Qualcosa che emozionasse, che coinvolgesse e soprattutto che rimanesse alle calciatrici e al mondo dello sport. L’obiettivo è quello di fissare certi valori, a prescindere da noi. Alla base del nuovo disco, comunque, c’è anche un messaggio per una socialità più viva, più vera. Forse lo sport è l’unico luogo dove è rimasta, in un mondo che al contrario è sempre più disgregato e siamo sempre più soli. Quando fanno sport le persone sono connesse davvero e non in maniera virtuale».

Il nuovo album dei Loren, uscito venerdì 9 dicembre, s’intitola Uniti, ed è stato registrato da Alex Marton al Firstline Studio di Follonica (GR), il Donkey Studio di Medicina (BO) e il Monkey Dive Studio di Firenze. Si tratta di dieci brani votati ad una gioiosa contaminazione senza limiti; dal rock all’elettronica, dal pop alla musica Gospel. Più generi, ma anche diverse collaborazioni artistiche per ribadire quel senso di comunità e di condivisione di cui parlavamo.

manifesto calcio femminile

«Per noi è stato bellissimo che il mondo del calcio femminile abbia voluto raccontarsi come un movimento – conclude la band -. Dalla bambina alla campionessa tutte unite per una partita oltre il risultato sportivo. Come band crediamo davvero che certe evoluzioni sociali passino da modelli di comportamento e le calciatrici hanno dato una scossa fortissima al sistema del professionismo sportivo. È assurdo che una campionessa come Federica Pellegrini, per citarne una, non sia mai stata riconosciuta come un’atleta professionista. Speriamo che la loro lotta apra la strada a tutte le altre discipline ma in ogni caso è stato bellissimo ascoltare le loro storie».