“Spallettone!”, esclamò José Mourinho l’anno scorso, prima di Roma-Napoli, “ma che vuoi vincere tutte le partite?”. Gli azzurri erano partiti a tavoletta, otto vittorie nelle prime otto giornate, e fu proprio lo Special One a rallentarne per primo la corsa, imponendo loro uno 0-0 estremamente pragmatico. Un anno dopo la storia si ripete: il Napoli è reduce da dieci vittorie consecutive tra campionato e Champions, segna tre gol di media a partita ed è una delle squadre più spettacolari d’Europa. Riuscirà Mourinho a tessere nuovamente la sua tela? Sappia che dovrà fare i conti non solo con la squadra più in forma del momento, ma anche con un’incredibile statistica che riguarda proprio l’amico “Spallettone”, che a Roma – da ospite – non perde da quasi vent’anni.
Proprio così: se togliamo le sette stagioni da allenatore della Roma (due delle quali incomplete, la 2009-10 e la 2015-16), scopriamo che Spalletti ha un feeling particolare con lo Stadio Olimpico. Quest’anno ci ha già vinto, lo scorso 3 settembre, 2-1 contro la Lazio, punteggio ripetuto anche lo scorso 27 febbraio mentre in casa della Roma, come abbiamo visto, era finita 0-0. E con l’Inter? Quattro partite, un pareggio e tre vittorie, tra cui quella pesantissima del 20 maggio 2018 grazie alla quale i nerazzurri tornarono a qualificarsi in Champions League dopo sette anni: l’urlo di Riccardo Trevisani “La prende Vecino!” fece compagnia ai tifosi interisti per tutta l’estate.
Andiamo ancora a ritroso fino addirittura ai tempi dell’Udinese, la prima squadra portata in Champions da Spallettone in carriera: nella stagione 2004-05 i friulani uscirono dall’Olimpico addirittura con sei punti su sei, frutto di un Lazio-Udinese 0-1 dell’8 maggio 2005 e di un clamoroso Roma-Udinese 0-3 il 10 novembre 2004, quando Pizarro – che l’anno dopo si sarebbe trasferito a Roma proprio insieme a Spalletti – diresse una meravigliosa orchestra a segno tre volte con Vincenzo Iaquinta e proprio con il “Pek”. Nel 2003-2004, invece, due pareggi: 2-2 in casa della Lazio (14 marzo 2004) e 1-1 in casa della Roma di Capello il 25 gennaio 2004, quando un insolito destro da fuori area di Marek Jankulovski gelò all’88’ i giallorossi in quel momento primi in classifica. E così per l’ultima sconfitta a Roma di Spalletti bisogna tornare indietro di quasi vent’anni: 19 gennaio 2003, Lazio-Udinese 2-1, reti di Claudio Lopez e Stefano Fiore inframezzate dal momentaneo 1-1 di Muzzi. L’ultima sconfitta in casa della Roma risale invece a qualche mese prima: 5 ottobre 2002, 4-1 con un Totti in forma smagliante, autore di due splendidi gol.
E non è l’unica statistica vecchia come il mondo che la Roma dovrà provare a scardinare contro la capolista: un’altra chiama in causa Tammy Abraham, centravanti dalle polveri bagnate. L’ultimo gol di un numero 9 giallorosso in casa contro il Napoli risale addirittura al 5 ottobre 1997, una tripletta di Abel Balbo in un festoso 6-2 della Roma zemaniana contro un Napoli piuttosto derelitto, che a fine stagione sarebbe retrocesso in serie B. Decisamente tutt’altra stagione aspetta quest’anno la banda Spalletti…