23 anni, 13 trofei. Fresco vincitore del ‘Treble’ con il Manchester City, e del Mondiale con l’Argentina, Julián Álvarez sta avendo un grande impatto anche in questa nuova stagione. Il primo anno, di adattamento, lo ha visto spesso subentrare dalla panchina; quest’anno è partito titolare in tutte le partite di Premier finora. Con Kevin De Bruyne fuori per infortunio, per un lungo periodo, Pep Guardiola ha trovato il modo di inserire Julián, nel ruolo di trequartista, come titolare. Ma Álvarez ha dimostrato di poter essere molto di più di un semplice rincalzo.
Più decisivo di Haaland?
7 partite, tra Premier e Champions League, 4 gol e 4 assist. I numeri e le prestazioni del numero 19, dimostrano che ha finalmente trovato la sua dimensione. All’esordio stagionale in Champions League, con i suoi sotto per 0-1 all’intervallo, è stata proprio una doppietta del funambolo argentino a far partire la rimonta. In quella partita ha messo a referto 2 gol, 7 passaggi chiave e 3 dribbling riusciti. Per quanto riguarda il City, ha il maggior numero di chance create, il maggior numero di tocchi nell’area avversaria e il maggior numero di possessi vinti.
Giocare alle spalle di Haaland gli permette di sfruttare tutta la sua creatività e fantasia palla al piede. Inoltre in questo ruolo ha più libertà di movimento, che lo favorisce negli smarcamenti e nel posizionamento offensivo. Anche in fase difensiva ricopre perfettamente i compiti assegnati da Guardiola: la pressione ultra-offensiva del City parte proprio dagli attaccanti e Julián non disdegna affatto questa mansione.
L’impatto di Julián Alvarez
Álvarez ha giocato per quasi tre anni consecutivi senza avere un reale periodo di sosta. L’ultimo mese in cui non ha giocato una partita, per club o nazionale, è stato agosto 2020, con il calcio argentino fermo a causa del Covid. Da settembre 2020 ha giocato 165 partite, segnato 75 gol e ha vinto la Scarpa d’oro della Primera Division argentina nel 2021, stagione in cui il suo River ha vinto il titolo. Il City lo ha acquistato dal River Plate, pagando la clausola rescissoria di 20 milioni nel gennaio 2022, e lo ha lasciato in prestito alla squadra di Buenos Aires fino al termine di quella stagione.
Ha giocato la sua ultima partita per il River il 7 luglio, nella loro uscita in Copa Libertadores contro il Vélez Sarsfield, e 23 giorni dopo ha segnato per il City, all’esordio, nella sconfitta del Community Shield contro il Liverpool. Álvarez ha giocato 49 partite nella scorsa stagione, 23 delle quali da titolare, segnando 17 gol in tutte le competizioni. Al Manchester City, solo Erling Haaland ha fatto di meglio (52 gol). Nonostante Guardiola di solito preferisca un solo attaccante, Álvarez e Haaland hanno anche giocato insieme 29 volte, dimostrando di poter ‘condividere’ l’attacco dei Citizens.
A metà stagione, è andato in Qatar con l’Argentina, dove ha vinto la Coppa del Mondo. Ha iniziato il torneo come sostituto, ma con il passare delle partite Scaloni ha capito di non poter fare a meno del giovane attaccante e ha iniziato a schierarlo titolare. Julián lo ha ripagato segnando 4 gol in 5 partite ad eliminazione diretta. Solo il francese Kylian Mbappé e il compagno di squadra argentino Lionel Messi hanno segnato più di Álvarez in Qatar.
Infrangere i record
Álvarez è diventato il decimo giocatore a diventare campione d’Europa con il suo club e campione del mondo con il suo paese nella stessa stagione. Tutti gli altri hanno vinto la Coppa del Mondo dopo aver vinto con il titolo con le rispettive squadre, ma come sappiamo questo Mondiale si è giocato a dicembre, per sopperire al caldo del Qatar. Degli altri nove, ad aver raggiunto questo traguardo storico, sei erano compagni di squadra del Bayern Monaco e della Germania nel 1973-74, e gli altri tre hanno giocato per il Real Madrid in anni diversi nell’era della Champions League.
Hans-Georg Schwarzenbeck, Gerd Muller, Ulrich Hoeness, Paul Breitner, Josef Maier, Franz Beckenbauer sono andati tutti molto vicini al risultato. Il Bayern Monaco vinse la Coppa dei Campioni e la Bundesliga nel 1974, ma perse per un rigore all’ultimo minuto nelle semifinali di Coppa di Germania. Christian Karembeu, con la Francia nel 1998, Roberto Carlos, con il Brasile nel 2002, e Raphael Varane, con la Francia nel 2018, hanno tutti vinto la Coppa del Mondo nello stesso anno della Champions League con il Real. Nel frattempo, Álvarez è diventato anche il tredicesimo giocatore a vincere la Champions League e Copa Libertadores.
Soprannominato da uno dei fratelli ‘Araña’, ragno, «perché quando giocava sembrava avesse più di due gambe», Álvarez si gode il momento e tesse la propria tela.