Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la vicenda Olimpiadi.
Ecco di seguito le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport.
SODDISFAZIONE – «Anche se all’ultimo secondo dei tempi supplementari, siamo riusciti a chiarire che il Coni da oggi è assolutamente un ente pubblico indipendente. È stato un percorso onestamente difficilmente spiegabile in pochi minuti. È un romanzo che visto da fuori, anche da persone competenti, non lascia comprendere dove ci si sia incagliati. Poi questa escalation incredibile di queste ultime ore. C’è stato un fatto, la quasi tempesta perfetta. Viviamo in tempi di pandemia e già sarebbe bastato. L’esecutivo del Cio sarebbe stata la dead line sulla sospensione. Tutti gli atleti mi hanno chiamato preoccupati, le conseguenze sarebbero state infinite. Ma il mondo dello sport non è mai stato così compatto».
FUTURO – «Da domani con la giusta dignità che la storia del Coni richiedeva, faremo tutti gli approfondimenti necessari con una posizione psicologica e normativa diversa. Noi ora abbiamo il nostro confine. Le istituzioni in questi giorni ci sono state vicine. Anche il Governo sul filo di lana, all’ultimo secondo, ha tenuto conto delle problematiche, convocando un Consiglio dei ministri per risolvere la questione dell’autonomia e mettere fine al calvario, a quella che ho definito una via crucis. Tutti hanno fatto la propria parte. Da oggi lavoreremo insieme con tutti, con le istituzioni e con la società Sport e Salute, ma siamo entità diverse».