Nella notte italiana tutto un Paese ha tirato un lungo sospiro di sollievo. L’intera Argentina si era stretta intorno al suo Pibe (de oro) Diego Armando Maradona, operato d’urgenza al cervello per ridurre il versamento di sangue causato da un edema creatosi dopo una caduta. Nonostante lo Stato sia ancora soggetto a molte restrizioni, (ieri ha toccato la cifra record di 32052 morti) nelle ultime ore in tanti si erano stretti intorno alla leggenda albiceleste. L’intervento alla clinica Olivos di Buenos Aires è perfettamente riuscito. Un’ora e venti minuti, come confermato anche dal luminare che l’ha operato. «L’edema è stato rimosso con successo – ha spiegato il dottor Leopoldo Luque, che è anche medico personale di Diego – ha tollerato molto bene l’operazione, si è svegliato con una buona reattività. Rimane sotto osservazione, ha un piccolo drenaggio che gli toglieremo mercoledì. I tempi del ricovero? Dipenderà dalla sua evoluzione. Ma è iniziata molto bene“.
EL MÉDICO DE MARADONA ACLARÓ QUE DIEGO ESTÁ BIEN Y QUEDARÁ EN OBSERVACIÓN 🧐🩺🏣https://t.co/aNZCFBX0SJ
— Diario Olé (@DiarioOle) November 4, 2020
Caduta
Lunedì Maradona era stato ricoverato a La Plata per alcuni controlli dopo aver accusato uno stato di spossatezza prima della sfida con il Patronato Parana, mentre riceveva un omaggio per festeggiare i suoi 60 anni, compiuti lo scorso 30 ottobre. Il suo particolare stato fisico dipendeva da una caduta avvenuta nei giorni precedenti. L’altro ieri l’allenatore del Gimnasia non riusciva a muovere bene il braccio ed era costretto ad appoggiarsi a qualcuno per camminare. I medici avevano così optato per il ricovero, per capire meglio cosa non andasse e condurre altri esami. Smentita fin da subito l’indiscrezione di Olé secondo cui Maradona soffrisse di depressione, dopo diversi controlli era stato deciso di portarlo in aereo nella capitale, per l’intervento alla testa, non impossibile ma molto delicato.