Da bambino pensava solo a vincere, al punto da chiedere alle zie di comprargli merendine e patatine da scommetterle con gli avversari della piazza sotto casa in cui andava giocare. Marcos Leonardo è nato a Itapetinga, nello stato di Bahia, e sta vivendo quel sogno negato a suo padre, soprannominato Joker per il fatto che aveva giocato in tutti i ruoli, anche se solo a livello dilettantistico. Suo figlio Marcos, invece, è nato nel maggio del 2003, è diventato attaccante del Santos e della nazionale U20 brasiliana e adesso interessa alla Lazio.
I consigli di papà e i video di Ronaldo e Ricardo Oliveira
«Mia nonna diceva che il calcio era roba da banditi, imbroglioni. Flamengo e Bahia avevano cercato mio padre, volevano che provasse. Ma doveva giocare a nascondino con mia nonna: usciva alle 5 del mattino e tornava con i vestiti tutti strappati. Mia nonna era arrabbiata con lui», ha raccontato a TNT Sports.
I primi palleggi e i primi dribbling all’Atletas para Cristo e al Coroas Country Clube, all’età di 9 anni Marcos Leonardo si è trasferito con la sua famiglia a Taubaté, nello stato di San Paolo. Un trasloco in autobus con diverse difficoltà: poche valigie e vestiti, il padre poi si è messo a lavorare come commesso e ha affittato un capannone di due stanze in cui hanno vissuto per un anno. È qui, sul campo dei Meninos da Vila di Taubaté che Leo venne scoperto dagli osservatori del Santos. Poco dopo aver superato un provino, il consiglio di amministrazione del Peixe cambiò e il classe 2003 dovette superare un altro test prima di essere tesserato all’età di 11 anni.
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Da quel momento, Marcos Leonardo ha iniziato a guardare i video di Cristiano Ronaldo e Ricardo Oliveira, i suoi riferimenti. Il padre, invece, gli mostrava le immagini di Ronaldo e Romário, i suoi idoli in quella posizione. L’idea era quella di vedere i movimenti e provare a ripeterli negli allenamenti e le gare. Inoltre, la famiglia ha insistito per assumere delle persone che potessero registrare i match nelle categorie giovanili per poi analizzarle.
Dai record nelle giovanili alla doppietta contro l’Italia
Dopo gli oltre 100 gol nelle giovanili, Marcos Leonardo ha esordito in prima squadra nell’agosto 2020, a soli 17 anni, e oggi vanta 144 presenze e 42 gol segnati. Ad aprile dello stesso anno è diventato il sesto giocatore più giovane a segnare in Copa Libertadores grazie alla rete contro gli argentini del Defensa y Justicia. Immediata la firma sul contratto fino al 2026 con clausola rescissoria da 100 milioni. Nel 2021 ha segnato 4 gol in 3 partite, che sono serviti a salvare il Santos e l’anno successivo ha chiuso da capocannoniere della squadra. Non una novità per uno che ha battuto i record realizzativi a livello giovanile di Neymar, Gabigol e Rodrygo ed è stato il capocannoniere del Paulistao U13 (25 gol) e di quello U15 (36 gol).
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Nell’agosto 2022, Marcos Leonardo è stato protagonista anche di un bel gesto nei confronti di 3 bambini che vendevano dolci fuori dal centro sportivo O Rei Pelé a Vila Belmiro. Dopo l’allenamento, Marcos li ha portati a mangiare al McDonald’s. «Sono stato molto felice di vivere un momento come questo. Anch’io ero un bambino e so quanto significhi per loro un atteggiamento del genere. È stato un episodio curioso, ma mi sono anche divertito molto. I miei genitori mi hanno sempre detto che fare del bene è la via», le sue parole pubblicate su un post su Instagram.
Una prima punta che abbina qualità e fiuto del gol, maglia numero 9 al Santos e in nazionale giovanile, Marcos con i grandi poi è passato alla 36. La scelta si spiega con la somma 3+6. Lo scorso maggio, al Mondiale U20 in Argentina ha avuto un primo assaggio del calcio italiano con la sconfitta per 3-2 contro gli azzurrini di Nunziata, quando ha segnato una doppietta. Un torneo chiuso con 5 gol e l’eliminazione ai quarti contro Israele. Sulle orme di predecessori illustri come Robinho, Neymar, Rodrygo e dell’ex compagno Kaio Jorge: Marcos Leonardo è pronto per l’Europa.