Fontanella: «Vi racconto il mio viaggio da Napoli al Bahrein»

by Redazione Cronache
Mario Fontanella

Lo scorso 11 settembre è iniziato il campionato in Bahrein e il primo italiano di sempre a giocare qui ha segnato al debutto. Si chiama Mario Fontanella, ha 33 anni ed è di Napoli: «Napoletano e tifoso del Napoli. Ho sempre sognato di esordire in prima squadra, ho fatto la Primavera e mi sono allenato qualche volta coi grandi, ma purtroppo non ho mai debuttato», spiega a Cronache. Debutta in Bahrein, invece: «So che sono il primo italiano, fa effetto a livello mediatico. Ma sono tranquillo, anzi ringrazio tutti quelli che mi seguono e mi hanno scritto». Sono 1.300.000 su Instagram, tra foto di famiglia e acque del Golfo Persico: «Penso che alla fine ognuno abbia quel che si merita. Io, quel che ho, me lo tengo sempre stretto. La mia carriera è umile, ho sempre giocato in leghe non troppo importanti. Cercavo un progetto stimolante, il valore della società ha influito sulla mia scelta». Ora Fontanella gioca infatti all’Al Muharraq, il club dell’ex capitale (che oggi è Manama, famosa per perle e petrolio), 34 campionati in bacheca: «Ma non vince da cinque anni».

«Dopo l’ultimo anno nella Primavera del Napoli, ho iniziato a girovagare in prestito tra Serie C e Serie D»

Mario Fontanella

Mario Fontanella, da Napoli al Bahrein

Mario Fontanella nasce nel 1989 a Napoli. Fa l’attaccante e a 18 anni va in Puglia, a Barletta. Solo un anno. Torna a Somma Vesuviana, poi – nel 2009/10 – al Neapolis di Mugnano: oggi non esiste più ma allora viene promosso in Seconda Divisione con record di punti e gol segnati. Sedici sono di Fontanella, che spiega a Cronache: «Dopo l’ultimo anno nella Primavera del Napoli, ho iniziato a girovagare in prestito tra Serie C e Serie D». Avrebbe potuto giocare in Bulgaria o Svizzera, al Lugano di Zdenek Zeman, magari in coppia coi due greci Christos e Tasos Donis, lui ex Juventus, Sassuolo e Nizza: «Sì, ho ricevuto quelle offerte – spiega Fontanella – ma mia figlia Gresia aveva due mesi. Io e mia moglie non ci siamo sentiti di andare in Bulgaria o Svizzera». A proposito di Gresia, lei nasce nel 2014. Prima, Mario Fontanella gioca tra le province di Siracusa e Salerno. Fa pure un anno a Bastia – a Perugia, altro che Francia – e nell’estate 2014 è in Sardegna: Budoni. Qui nasce Gresia, qui Fontanella fa 27 gol in 30 gare in D: «Che annata straordinaria, conservo un bellissimo ricordo. Avevamo una squadra giovanissima, solo 3 o 4 giocatori over. Dovevamo salvarci, invece siamo arrivati fino in semifinale playoff e io sono stato capocannoniere».

 

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Tra Sardegna e Malta: «Ho accettato subito»

Nell’estate 2015, Gresia ha un anno e Mario Fontanella prova un’esperienza all’estero: «Dopo i 27 gol a Budoni, sinceramente mi aspettavo offerte diverse. Oltre alla Serie D o la C, con contratto al minimo salariale, non arrivava nulla. Ora, il mio procuratore dice che Riccardo Gaucci mi vuole a Malta. È il presidente del Floriana, mi offriva un triennale. Era ambizioso proprio come me. Ho accettato subito», spiega Fontanella a Cronache. Poi? «In tre anni al Floriana ho vinto FA Trophy [1-0, suo gol in finale, nda] e Supercoppa, sono stato capocannoniere al mio primo anno. E poi ho giocato contro lo Stella Rossa, ai playoff d’Europa League». Il 29 giugno 2017, sconfitta (3-0) ma che soddisfazione. Numeri: tre anni a Floriana, 58 gol. Gioca tra gli altri con Michele Paolucci, non con Giacomo Ratto – il portiere filosofo, dalla carriera giramondo – che a Malta ci ha giocato nel 2013 e ci sarebbe tornato nel 2018. Ma Mario Fontanella è lì, perché nel 2018 cambia squadra – va a La Valletta, la capitale – ma non smette di segnare. Segna 58 gol pure a Valletta. Pari e patta.

«Ricordo Miccoli. Qui ho vinto tutto»

«In quegli anni, a Malta sono arrivati tantissimi campioni che hanno giocato in Serie A. Ricordo Miccoli, Zaccardo, Paolucci… Il Valletta è la squadra più importante di Malta. Quando mi hanno chiamato, non ci ho pensato due volte. Ho rifiutato tutte le altre offerte – prosegue Fontanella – all’epoca fu un grande trasferimento, perché passavo dal Floriana al Valletta, due squadre rivali per eccellenza. Ma a Valletta ho vinto un campionato e due Supercoppe, siamo passati ai turni preliminari di Champions ed Europa League…», racconta a Cronache. Tempo di bilanci: «A Malta ho vissuto 7 anni bellissimi, ho vinto tutto e nel mio piccolo mi sono preso belle soddisfazioni. Sinceramente non mi pesa aver lasciato l’Italia anche se, soprattutto quando hai figli, non è semplice cambiare paese». Neanche diventare il primo italiano a giocare (e segnare) in Bahrein.