Destro, dalla citofonata di Galliani alla bottiglietta. Un’altra rinascita… in rovesciata

by Redazione Cronache
Destro

Cross di Ebuehi, stop di petto e rovesciata. Milinković-Savić attonito. Mattia Destro ha 31 anni, ha preso il posto all’Empoli che era di Pinamonti però sembrava aver perso il posto da titolare a favore di Pjaca, Cambiaghi e Satriano. Domenica, invece, s’è sbloccato con una splendida rovesciata che intacca le gerarchie. È la sesta squadra con cui Destro segna in Serie A, Opta dice che solo Matri e Borriello (7) hanno fatto meglio. Minimo comune denominatore è il Genoa, che Mattia Destro ha lasciato in estate ma avrebbe potuto lasciare due estati fa, in uno scambio con lo spezzino Nzola. Alla fine, è rimasto, ha segnato 9 gol che non sono bastati a evitare la retrocessione. Chi si ricorda di quel ragazzone ventunenne finito tra i pre-convocati dell’Italia a Euro 2012 prima ancora che avesse esordito con gli Azzurri di Prandelli?

 

Mattia Destro: Inter, Siena e Zeman

Mattia Destro nasce nel 1991 ad Ascoli Piceno. Suo padre Flavio è un ex difensore, ha giocato tra l’altro con l’Ascoli in Serie A. Mattia si trasferisce presto all’Inter, vince il Torneo di Viareggio nel 2008 in squadra con Balotelli e segna 11 gol in campionato Primavera, di cui è il capocannoniere l’anno dopo, con 18 gol. All’Inter c’è Rafa Benítez quando Destro va al Genoa, a fare da vice a Luca Toni. Il 12 settembre 2010, l’ex campione del mondo 2006 è infortunato e nel 3-4-3 di Gasperini c’è Mattia Destro, che dopo 6’ segna – di destro – su assist di Palacio. Il Grifone perde 3-1 in casa col Chievo di Pioli (sul tabellino c’è pure Davide Moscardelli), Destro farà la spola tra panchina e infermeria. Il Genoa ne acquista comunque la comproprietà e lo manda a Siena, Destro segna 12 gol, uno dei quali (senza esultare) il 22 aprile 2012, al Ferraris proprio contro il Genoa, nella partita in cui gli ultras rossoblù si fanno consegnare le maglie dai calciatori. Non passa inosservata la stagione di Destro, che raggiunge la semifinale di Coppa Italia coi toscani e a luglio 2012 approda a Roma. Al primo anno c’è Zeman e Destro è capocannoniere di Coppa Italia, poi Rudi Garcia. Destro salta l’autunno 2013 per infortunio, poi rientra e in 20 partite esulta 13 volte. C’è speranza?

 

Galliani al citofono e 489 giorni senza gol

Quattrocento ottantanove giorni. Sono quelli che Mattia Destro trascorre senza segnare. Tanti. Si esauriscono il 20 settembre 2020, quando il Genoa di Rolando Maran batte 4-1 il Crotone in casa alla prima partita stagionale. Fuoco di paglia: il tecnico salta dopo 7 punti in 13 gare e al Genoa – diventato nel mentre un focolaio di casi di Covid-19 – torna per la quarta volta Davide Ballardini. Destro non segnava da maggio 2019, era ancora al Bologna. Poi a gennaio è tornato al Genoa, si è svincolato ed è rimasto in Liguria, poi ha aperto la nuova stagione col gol che mancava da tanto. Non è tutto. Il 16 dicembre, ancora al Ferraris, fa doppietta (a tre anni dall’ultima!). La vittima è il Milan, sua ex squadra. Pur di portarlo in rossonero, Galliani va di persona a citofonare a casa sua. Destro dice sì, è il gennaio 2015: «Pensiamo possa essere la nostra punta ideale – spiega l’a.d. del Milan – a Roma ha giocato 36 partite in un anno e mezzo e segnato 18 gol, una media realizzativa altissima». Che succede poi? Destro prende la nove, cade nella “maledizione”, segna all’Empoli e lascia Milano dopo soli sei mesi. In estate va a Bologna: prestito con riscatto fissato a 10 milioni.

Pallonetto e bottiglia: «Non sapevo dove metterla»

Milan, Bologna e infine Genoa, dove Mattia Destro torna al gol dopo 489 giorni e alla doppietta (al Milan) dopo tre anni. In un mese e mezzo, tra metà dicembre 2020 e gennaio 2021, Destro segna 9 reti. Ne segna altre due ad aprile, contro Fiorentina e Milan – di nuovo! – e con queste arriva a 11. Oltre la doppia cifra. Ma anche l’anno scorso Destro debutta con gol: salta le prime due partite, alla terza torna – contro il Cagliari – e va in gol. Si ripete contro Bologna, poi Verona e Sassuolo in casa. Coi gialloblù, nella prima partita da quando il Genoa è passato a 777 Partners, Destro corre metà campo e realizza un pallonetto con una bottiglietta d’acqua Dolomia in mano. «Avevo i crampi, non sapevo dove buttarla». A fine anno le reti di Destro sono 9, ma il Genoa ha cambiato tre tecnici – Ballardini, Shevchenko e Blessin – e retrocede in Serie B dopo 15 anni. Stavolta, invece, l’Empoli chiede di essere salvato (anche) dai suoi gol.