Maxime Lopez, ultimo colpo di mercato del Sassuolo, ha parlato ai microfoni ufficiali del club neroverde.
MARSIGLIA – «Certamente con l’OM ho un legame importante perché è la squadra della mia città. Conosco tutti, nel club era come essere a casa, perciò c’era molta emozione quando sono andato via. Voglio ringraziare tutti i tecnici del settore giovanile e della prima squadra, da Rudi Garcia che mi ha lanciato a Villas-Boas, con cui ho avuto un bel rapporto. Ringrazio i miei compagni e tutto lo staff e le persone che lavorano nel club».
SOPRANNOME MINOT – «A Marsiglia è come chiamano un giovane ragazzo che esce dal settore giovanile del club»
SASSUOLO – «L’occasione è nata dall’interesse di mister De Zerbi. Ho parlato con lui al telefono e dopo 5 minuti avevo già voglia di venire qui. E’ un grande allenatore e un grande tattico. Ho sentito belle parole su di lui anche dai miei amici che giocano nel campionato italiano».
BOGA – «I contatti con Jeremie sono iniziati quando è emersa la possibilità di venire a Sassuolo. Ko conosco da quando avevo 7 anni, abbiamo giocato insieme nelle giovanili del Marsiglia. Già allora era molto forte e ci metteva in difficoltà. Poi lui è andato al Chelsea. Mi ha parlato molto bene del Sassuolo. Mi ha detto che c’è una gran bella squadra con giocatori forti, mi ha facilitato nella scelta di venire qui».
CAPITANO – «Non ho incontrato la squadra per rispettare il protocollo Covid, fino ad ora mi sono allenato individualmente e da oggi mi allenerò in gruppo. Ho visto la partita dell’Italia e ho visto la qualità della squadra, qualità che ho visto anche nei tre del Sassuolo, Berardi, Locatelli e Caputo, che già conoscevo. Sono tre grandi giocatori e non mi sorprende che siano in Nazionale. Locatelli l’ho affrontato nelle giovanili, è un ottimo giocatore».
DE ZERBI – «Mi ha colpito l’idea di gioco quando ho parlato con lui al telefono, abbiamo la stessa visione del calcio, io da calciatore e lui da allenatore. Ho visto tantissime partite del Sassuolo. Mi piace come gioca la squadra. Quello che mi piace nel calcio è prendermi le responsabilità anche correndo dei rischi».