Quasi tutto si è fermato, tranne il calciomercato e anche quello dell’Inter continua a bollire a fuoco lento.
Da Perisic, passando per Nainggolan, Lazaro, Joao Mario e fino ad arrivare a Mauro Icardi, sono tanti i prestiti su cui la società nerazzurra farà leva per incassare un gruzzolo considerevole da reinvestire.
Ecco il punto della situazione, secondo La Gazzetta dello Sport, sulle varie ed eventuali trattative che potrebbero scatenarsi nella prossima estate.
ICARDI – «Un anno dopo è ancora un problema dell’Inter. Dovevano essere questi, nei piani del Psg – e di conseguenza quelli nerazzurri – i giorni in cui il club parigino si sarebbe dovuto riunire per prendere una decisione sul riscatto dell’attaccante: metà marzo, inizio aprile, senza aspettare l’avvicinarsi della dead line del 30 giugno per un riscatto da 70 milioni di euro. Tutto fermo, se ne riparla (semmai) più avanti». Sul piano delle prestazioni, «l’inizio del 2020 non è stato all’altezza della prima parte di stagione. E nello specifico, da febbraio in avanti è stato un calvario: cinque panchine consecutive, sei nelle ultime sette uscite ufficiali tra campionato e coppe prima dello stop. Insomma, Icardi è finito ai margini del Psg, il tecnico Tuchel ha deciso di fare a meno di lui».
PERISIC – «Bocciato da Conte dopo la prima amichevole asiatica, è ripartito dal Bayern Monaco. L’accordo con il club tedesco, raggiunto a metà agosto, prevedeva il prestito oneroso da 5 milioni più altri 25 per esercitare il diritto di riscatto. L’esterno croato, 22 presenze, 5 gol e 8 assist con i bavaresi, si è fatto male a inizio febbraio però è dentro il progetto del Bayern, visto che con l’arrivo di Flick in panchina». Nonostante tutto, «il club tedesco sembra intenzionato a riscattare Ivan, magari con uno sconto che possa comunque portare nelle casse nerazzurre 15-20 milioni»
JOAO MARIO – «Il portoghese, costato 40 milioni nel 2016 e sotto contratto sino al 2022, si è rimesso in piedi alla Lokomotiv Mosca. Nel suo curriculum 15 partite stagionali, un gol e tre assist. Il tecnico dei russi, Yuri Semin, ha detto che Joao “è un giocatore di altissimo livello e credo che debba rimanere qui”. In ballo c’è il riscatto da 18 milioni. Riuscire a incassarli per l’Inter sarebbe un gran colpo».
LAZARO – «Il 23enne esterno austriaco, un po’ leggerino per i canoni di Conte, è al Newcastle, con cui ha giocato 4 partite di Premier. Gli inglesi hanno pagato il prestito 1,5 milioni: per il riscatto ne servono altri 23-24. Più o meno la stessa cifra pagata un’estate fa all’Herta Berlino per portarlo a Milano».
NAINGGOLAN – «Il Ninja, fuori dall’Inter di Conte sin dal primo minuto, ha altri due anni di contratto a 4 milioni e mezzo l’anno con i nerazzurri. In Sardegna si è ritrovato e ha indossato i panni del leader, giocando 21 partite e segnando 5 gol in Serie A. Il presidente Tommaso Giulini una delle ultime volte che ha parlato di Radja ha detto “se ne discuterà a primavera, stiamo facendo un favore ai nerazzurri rilanciandolo, ma tenerlo sarà difficile“. Insomma, i tempi per la chiacchierata con l’Inter sono maturi, anche se lo stop del campionato cambia lo scenario. Magari la permanenza di Radja a Cagliari, dove ambiente e famiglia sono stati fondamentali per la sua rinascita, si può inserire nel discorso Barella. La scorsa estate al Cagliari sono andati 12 milioni per il prestito di Nicolò, a fine stagione l’Inter deve pagarne altri 25 per il riscatto obbligatorio. Uno sconto sul centrocampista cagliaritano potrebbe rendere più facile un’eventuale trattativa per Nainggolan».