Gigio Donnarumma si è raccontato in un’intervista a Undici nel numero uscito questa settimana. Ecco le parole del portiere rossonero.
GLI INIZI – «Mio zio veniva a prendermi a casa e andavamo a vedere gli allenamenti di mio fratello. A me piaceva giocare in avanti, ma la passione per stare in porta era superiore».
CON I GRANDI – «Fin dall’inizio ho avuto pressione ma la gestivo bene. Giocavo con i campioni e non potevo permettermi di trasmettere pressione agli altri: devi dare sicurezza».
LO STADIO – «San Siro è San Siro. Ed è difficile quando ti fischiano o ti vengono contro. L’importante è rimanere in silenzio e rispondere sul campo: sapevo chi ero e cosa dovevo fare. Paura? Zero».
IL RUOLO – «Devi stare sempre attento. Devi cercare di comprendere l’azione in anticipo. Questo ruolo è adrenalina pura, il più difficile da interpretare. Gli errori fanno parte del gioco ma devi minimizzarli: sbagli, resetti e analizzi dopo la partita. Fondamentale è rimanere lucidi: quando sbagli, dietro c’è la rete».