L’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, ha rilasciato una lunga intervista a The Athletic.
PROGETTI – «La mia ambizione è quella di riportare il Milan ai suoi livelli. È un’opportunità magica per me, ho passato gli ultimi 18 mesi a capire come rafforzare la squadra, come creare un nuovo Milan. Quel Milan che tutti amiamo e che conosciamo attraverso la storia del calcio. Conosciamo la tabella di marcia per riportarlo in alto».
FINANZE – «Abbiamo dovuto accettare l’esclusione dall’Europa. Tutti i soldi che stavamo perdendo erano principalmente legati agli stipendi dei giocatori e alle commissioni agli agenti, che erano molto alte. La grande sfida è quella di essere più efficienti nell’utilizzo dei soldi, migliorando le prestazioni della squadra».
MERCATO – «Non volevo che la scelta dei giocatori fosse legata agli agenti. È importante avere una squadra di scouting di livello mondiale, soprattutto per i giovani. È il cuore della nostra strategia».
MALDINI – «Non c’è nessuno come Paolo Maldini in grado di convincere un giocatore a venire al Milan. È il potere del nome del Milan, che nel calcio significa ancora qualcosa».
FILOSOFIA – «Cambiare pensiero e metodologia non è stato facile, però adesso vediamo i risultati di questo lavoro e vediamo un Milan con tanti giovani talenti che non ancora raggiunto il loro top, ma penso che i tifosi del Milan siano abbastanza intelligenti per capire che c’è un progetto calcistico in costruzione che va in una direzione molto chiara».
DISSIDI INTERNI – «C’è un solo Milan. Il Milan è sopra a tutti. È al di sopra di ogni tipo di interesse personale. Il successo del Milan è l’obiettivo comune. Non c’è da litigare per questo. I risultati sono migliori quando c’è un confronto».
SAN SIRO – «È un posto mitologico. Non è soltanto architettura, il tifo è straordinario. Su San Siro abbiamo riflettuto per tanto tempo. Probabilmente è più facile o economico mantenerlo ma la cosa giusta da fare è costruire un nuovo stadio di livello mondiale che possa essere un nuovo simbolo di una città all’avanguardia. Una città che vuole tornare al top. È fondamentale».
INTROITI – «Il nuovo stadio è importante. In termini puramente commerciali, si tratta di 70 milioni di euro extra che puoi spendere per i giocatori ogni anno. È anche una grande differenza rispetto ad altre squadre italiane. Un nuovo stadio ti dà tutti gli strumenti per riportare il Milan come una delle grandi forze del calcio italiano ed europeo. Gli stadi moderni sono più inclusivi».