Milan, Maldini: «La Serie A va finita, ma senza ritiri. Il mio futuro…»

by Redazione Cronache

Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan, è stato ospite durante la trasmissione #CTCF in onda su Rai 2.

CORONAVIRUS – «Io, i miei due figli e mia moglie abbiamo avuto il Covid. Ora sto bene ma è stata dura, per 15 giorni. Ci ho messo altri 15 giorni per recuperare, ho sofferto tanto. I miei ragazzi hanno sofferto meno, soprattutto Daniel. Quando l’ho avuto io si sapeva poco, non sono mai arrivato ad avere problemi respiratori. Ho capito di avercelo da quello che sentivo dai virologi».

FUTURO DELLA SERIE A – «Bisogna provare a finire il campionato, il calcio è un’azienda da 5 miliardi con un’importanza economica e sociali. Gli altri sport sono sostenuti dal calcio, dobbiamo adattarci ma bisogna provare. E’ difficile mettere insieme le parti, c’è un’idea generale di ripartire. La coesione c’è, l’idea della Lega è chiara, ma va trasferita a Figc e Governo. Servirebbe un solo tavolo per riportare il calcio alla vittoria, va considerata anche la salute mentale dei giocatori quando si parla di ritiro, dopo 60 giorni di lockdown. Il ritiro provocherà infortuni e problemi. Chiaramente tutto va fatto in sicurezza, ma bisogna provarci».

SCUDETTO – «Per la legge dei grandi numeri direi Lazio perché la Juve ha vinto tanto. Io ho detto che il calcio deve provare a ripartire, poi è chiaro che tutto va fatto in sicurezza. Poi se non si potrà finire non si finirà, ma credo che si debba provare».

MILAN – «La storia della mia famiglia con questo club è talmente lunga che difficilmente avrà una fine».