Milan, Pioli «Piatek ora è pronto, Leao ha potenziale e Theo può diventare un top»

by Redazione Cronache
Stefano Pioli

Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a il Corriere della Sera dove ha parlato a tutto tondo del suo Milan all’arrivo e come è diventato ora, e, ovviamente di Ibrahimovic:

SUL 2019 – «”Il 2019 è stato pieno di emozioni. Avrei voluto finire meglio il mio ciclo a Firenze, ma le dinamiche sono cambiate in corsa e se tornassi indietro rifarei quello che ho fatto. Poi è sbocciato in qualcosa di grande con la chiamata del Milan»

SULL’INIZIO DIFFICILE – «Abbiamo lasciato per strada qualche punto. Abbiamo iniziato con un calendario sfavorevole ma la squadra vuole dimostrare il proprio valore.»

SULL’ATALANTA – «Abbiamo finito nel peggior modo possibile e dobbiamo avere grande convinzione e forza per riscattarci. L’arrivo di Ibra ci dà un motivo in più per essere positivi. Ha grande voglia di vincere e sarà di stimolo per tutti e il suo apporto sarà fondamentale.»

SU PIATEK – «Ha avuto un 2018 fantastico ma capita a tutti gli attaccanti di avere una stagione dove segni sempre e la stagione dopo dove hai delle difficoltà. E’ in buone condizioni, quando sono arrivato non stava così bene. Le prestazioni sono positivi

SU LEAO – «Leao è giovanissimo con poche esperienze perché ha giocato solo qualche mese in prima squadra. Ha un grandissimo potenziale: tecnica, tempi di movimento e fisicità. Ha bisogno di tempo per sviluppare il suo potenziale

SU REINA  – «Un giocatore che ho sempre ammirato da avversario e ora sono contento di allenare per il suo atteggiamento oltre che per le qualità tecniche è Pepe Reina

SU BENNACER – «Può giocare mezz’ala con me»

SU THEO HERNANDEZ – «Ha uno strapotere fisico impressionante e buona tecnica. Può diventare un top nel suo ruolo. Sta lavorando per riuscirci.»

SU IBRAHIMOVIC – «E’ un guerriero, un leader, un giocatore carismatico che ha grande senso della responsabilità e grande voglia di vincere. Sarà di stimolo per tutta la squadra, il suo apporto sarà fondamentale. Essendo la squadra più giovane del campionato qualche limite a livello di cattiveria agonistica l’abbiamo riscontrato. Ibra è quel tipo di giocatore, di persona e di leader che potrà aiutarci a colmarlo. Ringrazio la proprietà. Gazidis, Maldini, Boban e Massara hanno lavorato tanto durante le feste.»

SULLE SORPRESE – «Castrovilli che conoscevo già quando allenavo la Fiorentina anche se non ho mai potuto allenarlo perché era alla Cremonese. Avevo visto in lui delle qualità ma non pensavo che potesse essere così determinante fin da subito.»

SUGLI ALLENATORI – «Penso che siano ancora Ancelotti e Allegri i migliori allenatori italiani in circolazione.»

SULLA SQUADRA DELL’ANNO –  «L’Atalanta. E’ un club con grande continuità, scouting e risultati incredibili come gli ottavi di Champions. E’ un passaggio importante e il lavoro di Gasperini va premiato ed elogiato perché sta facendo grandi cose“.»