L’ex esterno del Milan, ora al Siviglia, Jesus Suso, è stato intervistato da Sky Sport nel pomeriggio. L’esterno spagnolo ha raccontato un retroscena di mercato particolare e di cosa non è andato con i rossoneri.
I TIFOSI DEL MILAN – «Come ho sempre detto che i tifosi con me sono stati fenomenali. Negli ultimi sei mesi le cose sono andate bene: mi dispiace che la gente si dimentica tutto quello che è stato fatto, sottolineando solo gli ultimi mesi difficili. Non è andato bene a nessuno».
SUL MILAN – «Dal primo giorno che sono arrivato al Milan mi sono sentito bene, soprattutto con Montella, che mi ha fatto crescere tanto, così come con Gattuso. Con Mihajlovic non ho giocato, ma era una persona onesta e quindi non posso dire nulla. Con Pioli non ero d’accordo su alcune cose e quindi ho deciso di venire al Siviglia».
SUL FUTURO – «Champions in modo tale da restare al Siviglia? Ho sempre detto che nel calcio non si sa mai. Ho fatto solo tre mesi qua, ma sono molto contento di essere in Spagna. I grandi giocatori devono giocare in Champions, con il Milan non l’ho mai potuto fare. Ho bisogno di giocarla per poter continuare a crescere».
SU GATTUSO – «È totalmente diverso rispetto a Montella, con lui ho parlato 2-3 settimane fa. Ho un rapporto bellissimo con lui, è prima una grande persona oltre a essere un grande allenatore. È una delle migliori persone che ho incontrato nel mondo del calcio. Io al Napoli? Non mi hanno mai chiamato».
RICORDO PIÙ BELLO – «Il derby in cui ho fatto una doppietta. Ero la mia prima stracittadina e più c’era tutta la mia famiglia. Una delle partite più belle della mia carriera. È stato il mio primo derby. Se sono andati a piedi dopo la doppietta? No, ho detto una bugia, era troppo lontano da casa mia (ride,ndr)».
SU GIAMPAOLO – «Provo a imparare da ogni persona. Giampaolo tatticamente era da 10: sapeva tutto quello che si doveva fare. Il problema è che tutta l’estate abbiamo giocato bene, ma dopo l’amichevole contro il Cesena abbiamo iniziato a vedere dei fantasmi. Dopo la sconfitta contro l’Udinese abbiamo iniziato ad avere dei dubbi, cambiando sistema di gioco».
ADDIO AL MILAN – «La situazione negli ultimi sei mesi non era bella. C’era un po’ di confusione, oltre al fatto che sono cambiati troppi allenatori e dirigenti. C’era questa possibilità di venire al Siviglia, che è una società molto seria, quindi ho deciso di arrivare in Spagna».
RETROSCENA DI MERCATO – «La Serie A mi ha reso quello che sono e quindi sì mi piacerebbe ritornare a giocare nel vostro campionato. Ad esempio anche a Genova sono stati sei mesi bellissimi. Ho parlato con la Fiorentina la scorsa estate. Ho avuto un incontro con Commisso e il direttore sportivo. Mi hanno fatto un’offerta importante e io per educazione ho ascoltato la loro proposta. Io vicino all’Inter? Ho parlato con la Roma di Monchi, non c’è stato niente di concreto. Sono stato vicino all’Inter e ho parlato con Spalletti, che mi aveva promesso che con lui sarei diventato un giocatore migliore. È un grande allenatore, ma mi dispiaceva lasciare il Milan»