Millesettecento euro al mese, anzi duemila. Per amor di precisione, sono 2.274,16 gli euro netti al mese che Domenico Criscito percepirà al Genoa, con cui ha firmato per sei mesi, con un probabile prosieguo da dirigente. Al Genoa, di cui Criscito è l’ex capitano e settimo per presenze (274) nella lunga storia del club più antico d’Italia. A 36 anni, alla quinta volta in rossoblù farà da “tappullo” sulla corsia sinistra di difesa (Marko Pajac è infortunato), con un contratto particolare. Sì, perché l’importo è il minimo consentito dalle norme federali. Ha detto che «diciannove anni in rossoblù sono una vita», ma perché il suo ritorno in Italia è così speciale? Soprattutto, perché a queste cifre?
Domenico Criscito, detto Mimmo
Domenico Criscito, detto Mimmo, aveva tutto per diventare la bandiera del Genoa. Nato nel 1986 nella periferia di Napoli, ha 16 anni quando Claudio Onofri lo segnala al Genoa, con cui esordisce in prima squadra (a 16 anni!) in Serie B – il 7 giugno 2003, in un 3-0 al Luigi Ferraris sul Cosenza – prima di passare alla Juventus. Sta due anni in comproprietà e vince il campionato Primavera. Ha 19 anni, torna al Genoa – ancora in Serie B – dove allena Gian Piero Gasperini. A gennaio 2007, la Juventus lo riscatta per 7,5 milioni, ma Criscito termina trionfalmente la stagione in rossoblù. Il Genoa viene promosso in Serie A, in estate Criscito torna a Torino ed esordisce nella Juventus di Claudio Ranieri, prima difensore centrale, poi terzino sinistro finché non cede il posto a Giorgio Chiellini. Torna per la terza volta al Genoa a gennaio 2008, stavolta in comproprietà che diventa definitiva in estate, quando il Grifone torna in Europa sulle ali di Milito e Thiago Motta. Il 3-4-3 di Gasperini premia Criscito, che l’anno dopo – alla prima stagione intera di Serie A – gioca 35 gare e segna 3 gol. E uno lo realizza il 27 agosto 2008, nel ritorno del preliminare contro l’Odense che il Genoa pareggia in casa dopo la vittoria per 3-1 in Danimarca e torna in Europa dopo 17 anni.
🔴🔵 Bentornato Mimmo!
🤝 La Società comunica che dal 2 gennaio 2023 Domenico Criscito tornerà a vestire la maglia del Genoa. pic.twitter.com/AmdSc6nb5i
— Genoa CFC (@GenoaCFC) December 27, 2022
«Il Genoa è la mia famiglia»
Mimmo Criscito è amatissimo. Dice di voler diventare una bandiera e sognare di essere capitano nella stagione della Stella (il decimo scudetto del Genoa, ora a 9). Ci sono l’esonero di Gasperini e l’arrivo di Davide Ballardini col 4-4-2, non cambia nulla. Ma nell’estate 2011 c’è una ricca offerta dello Zenit, Criscito ha 24 anni e mezzo. Accetta: «Il Genoa è la mia famiglia, se vado via è solo per giocare la Champions». La Gradinata Nord lo saluta con uno striscione: «Mimmo, ovunque andrai, nel cuore ci resterai». A San Pietroburgo, Domenico Criscito gioca sette anni, 224 partite (19 in Champions) ed è capitano dello Zenit, di cui è il dodicesimo di sempre per presenze. Il 6 giugno 2018, Criscito torna però al Genoa. Ritrova Ballardini, ci sono pure Kouamé e Piątek. Sua la fascia da capitano. Fa quattro stagioni a Genova, con 10 mister (Ballardini, Jurić, Prandelli, Andreazzoli, Motta, Nicola, Maran, Shevchenko, Konko e Blessin). Gioca 109 partite e segna 20 gol, 18 rigori. Ne sbaglia soli tre, uno al 96’ dell’ultimo derby della Lanterna, 30 aprile 2022, che la Samp vince 1-0 con gol di Abdelhamid Sabiri. Il Genoa retrocede in Serie B, si stigmatizza l’errore di capitan Criscito, che saluta: firma col Toronto dell’amico Insigne un biennale da 2,5 milioni all’anno.
THE FALL AND RISE OF MIMMO CRISCITO pic.twitter.com/9oWXqsLk6N
— Calciopédia (@calciopediagoal) May 6, 2022
Lo stipendio minimo federale
All’alba della stagione 2019/20, lo stipendio più caro di Serie A è di Cristiano Ronaldo: 31 milioni a stagione. L’Associazione Italiana Calciatori già aveva i suoi limiti retributivi: 2.274 euro mensili dai 24 anni in su, 1.775 euro dai 19 ai 23 anni d’età (non Gigio Donnarumma), 1.285 euro dai 16 ai 19 anni d’età. Infine, 1.043 euro al mese per i calciatori tesserati di almeno 14 anni. Tra norme ad hoc (la legge 23/03/1981 n. 91) e altri accordi, le cifre sono grossomodo rimaste quelle, con aumenti di poche decine di euro. Ed è quasi curioso che – storicamente – lo stipendio minimo nel calcio sia stato introdotto nel 1893, anno in cui al Porto di Genova sbarcava chi avrebbe fondato il Genoa. Era il 7 settembre, nelle sale del consolato britannico in via Palestro. C’è il loro zampino nel nuovo contratto di Criscito al Genoa, una romantica storia di calcio e stipendi minimi federali.