Moglie, passioni e carnevale: 5 cose che non sai su Luis Alberto

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti

Luis Alberto è uno delle punte di diamante della rosa di Simone Inzaghi. Il centrocampista spagnolo oggi compie 28 anni, 4 dei quali vissuti con la maglia della Lazio addosso. Per celebrare il suo compleanno, quindi, vi sveleremo 5 curiosità della sua vita che conoscono solo in pochissimi.

Legame indissolubile con la moglie

Lo spagnolo ha un legame particolare con la moglie, che conosce praticamente da sempre. In parecchie interviste, Luis Alberto non ha mai nascosto la gratitudine nei confronti della donna che è al suo fianco e che gli ha permesso di vivere la sua carriera con gioia e spensieratezza, standogli accanto nei momenti difficili.

Il Mago

Lo chiamano “Il Mago” sia i suoi compagni di squadra che i suoi tifosi. Lo spagnolo, infatti, è capace di nascondere il pallone e farlo riapparire magicamente davanti all’attaccante, che deve poi solo spingerlo in rete. Il classe ’92 vede corridoi che non esistono, servendo assist e regalando giocate di alta classe.

Barcellona e Liverpool

Luis Alberto ha giocato in questi due grandi club, sebbene nella squadra spagnola abbia militato nella formazione B, scendendo in campo più di tutti nella sua prima stagione blaugrana e segnando meno solo di Gerard Deulofeu, vecchia conoscenza del calcio italiano. In Inghilterra, invece, lo spagnolo ha vissuto alti e bassi, giocando poco e venendo ceduto spesso in prestito.

Carnevale di Cadice

Questo evento è la passione di Luis Alberto, che lo aspetta ogni anno con trepidazione. Quando non può recarsi personalmente nella cittadina spagnola, il fantasista della Lazio segue minuto per minuto la diretta sui social, non perdendosi nemmeno un momento della festa.

La confessione di Tare

«Luis Alberto dopo 4 giorni di allenamento alla Lazio voleva andare via, mi disse che non era adatto al calcio italiano», con queste parole Igli Tare, ds dei biancocelesti, ha confessato, in un’intervista a Sky, un retroscena che adesso, vedendo il rendimento dello spagnolo, fa anche un po’ ridere. Il classe ’92 pensava di non essere in grado di giocare in Serie A, sebbene poi abbia capito di poter fare la differenza in Italia.