Davide Moscardelli, ex attaccante del Pisa, adesso lavora nello staff tecnico della società toscana ed oggi ha rilasciato un’intervista a TuttoMercatoWeb, nella quale ha raccontato il suo passato e le sue ambizioni future.
RITIRO – «Il virus ha aiutato la scelta, ma l’avevo già da tempo. C’era l’idea già dall’anno prima di entrare a far parte dello staff, quindi ho avuto tempo per pensarci. Certo, smettere di giocare non è facile: ho avuto la fortuna di rimanere integro fino a 40 anni, ma ora ho colto questa possibilità».
VITTORIA CON LA REGGINA – «Assolutamente fantastica, sia per la forza dell’avversario, sia perché era fuori casa e sia perché ci mancava questa prima vittoria, serviva l’ultimo passo per sbloccarsi mentalmente dopo aver fatto comunque delle ottime prestazioni. Per fortuna è arrivata, e speriamo ci dia lo slancio».
OBIETTIVI – «Non sono uno da progetti a lunga scadenza, devo cercare di capire un po’ la situazione e dare una mano dove posso e dove mi chiedono. Cerco di fare un po’ tutto… Il problema vero è stare lontano dalla mia famiglia, da mia moglie: quando giocavo ok, adesso… Vediamo come andrà quest’anno, poi prenderò le mie decisioni».
SERIE B – «Alcune squadre sono un po’ più attrezzate, ma per adesso l’equilibrio la fa da padrone. La Serie B è un campionato lungo e complicato, in cui la classifica rimane sempre molto corta: quest’anno forse anche di più, e la cosa più importante per ogni squadra è dare continuità ai propri risultati, così da non andare troppo giù. Penso che sarà un campionato equilibrato fino alla fine»
PIOLI – «L’ho sempre visto provare a migliorarsi e cambiare modalità di lavoro a seconda del gruppo che ha: è un premio per il suo lavoro, e sono contento perché alla fine quello paga. Lui ci è riuscito alla grande».
IBRAHIMOVIC – «Ha battezzato prima la zona in cui sarebbe andato il pallone nel primo gol contro il Napoli: Koulibaly ha avuto un attimo di incertezza, e non te lo puoi permettere contro un attaccante come lui. A parte i gol, si è visto come abbia cambiato il volto alla squadra ormai da quando è arrivato, si vede come con lui in campo si divertano».
RIMPIANTI – «Magari sarei potuto arrivare prima in Serie A ma c’è anche chi non ci riesce, quindi va bene così. L’unica annata veramente disastrosa da parte mia però è stata la seconda al Bologna, quando retrocedemmo e segnai solamente un gol».