Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato in conferenza stampa, per delineare il quadro della situazione al termine del ritiro di Castel Di Sangro.
TITOLO PER IL RITIRO – «Difficile trovarne uno. In ritiro ci sono tanti cambiamenti, il mercato che scorre in parallelo. Si è molto compressi nei propri ruoli, con una grandissima concentrazione. Qui abbiamo trovato delle eccellenze. Oggi gioca la Nazionale a porte chiuse, noi qui invece oggi giocheremo la seconda partita a porte semi aperte. Grazie quindi a Marco Marsilio che, primo in Italia, ha avviato la riapertura degli stadi in tutta sicurezza. Sapete come la penso, a me piacerebbe dire il Napoli non scende in campo. Io ce l’ho con la Uefa, mi auguro che quando rientreranno i nostri calciatori non siano positivi perchè sennò per la Uefa saranno guai storici. Nessuno ha mai detto nulla, io dirò moltissimo. Ma con i fatti, con gli avvocati».
RIAPERTURA STADI – «Si parla di Federazione e di Lega, ma loro non possono nulla davanti al Comitato Scientifico Nazionale. Quello che può accadere è che i Governatori delle Regioni possano decidere in autonomia per la riapertura degli stadi. Il problema sono le elezioni in alcune Regioni, noi giochiamo la prima fuori casa il 20. Speriamo che dopo si possa riaprire al 50% il San Paolo».
NUOVO CICLO – «L’obiettivo è la sopravvivenza. In un contesto di stupidità, in un campionato falsato, noi sopravviviamo. Quando il campionato tornerà serio, non traumatizzato dalla stupidità di molti, allora torneremo a parlare di obiettivi. Non sappiamo ancora se sarà un campionato normale o se Gravina avrà la forza di modificare la formula, con play-off e play-out. Agli italiani piacciono tanto le chiacchiere, ma poi nessuno ha le palle per modificare le cose».
KOULIBALY – «Ho dato una risposta via sms ad un grande giornale inglese. Ho risposto che loro sostengono che non possono parlare direttamente con noi per il problema di Jorginho. Allora voi come pensate si possa alimentare una discussione seria per la cessione di un calciatore?».
PERDITE ECONOMICHE – «Viaggio per il futuro con una perdita prevista tra i 150 e i 200 milioni. Non è una cosa molto piacevole, no?»
FABIAN RUIZ – «Ci dica lei di queste richieste e sul fatto che è il più ricercato. Da quando è arrivato qui è il più appetito, ma c’è tutto un contesto comunicativo che smuove determinate notizie».