Il Napoli si prepara per una nuova era firmata Rino Gattuso. Dopo il primo allenamento diretto sotto gli occhi di Aurelio De Laurentiis, Ringhio si è presentato in conferenza stampa dando alcuni spunti su come sarà la sua squadra. Il tecnico non si è sbilanciato, ma tra le sue parole e le prime indiscrezioni targate Gazzetta si possono trarre i primi dettagli del Napoli che verrà. Un Napoli arrivato agli ottavi di Champions League, ma che deve rincorrere in Serie A.
Come cambia il Napoli: il modulo
«A me non piace giocare con due linee da quattro», così Gattuso si è espresso in conferenza stampa. Il modulo di riferimento è chiaro: quel 4-3-3 visto anche a Napoli qualche volta in stagione ma a cui Carlo Ancelotti ha spesso preferito il 4-4-2. E il nuovo tecnico partenopeo è entusiasta degli elementi in rosa: «A livello di qualità, la rosa mi piace tantissimo e quasi tutti i giocatori sono funzionali al tipo di calcio che voglio fare». Un buon punto di partenza.
Certezze al centro della difesa
I due centrali di difesa non possono che restare Kostantinos Manolas e Kalidou Koluibaly, ma sulle fasce qualche cambiamento potrebbe esserci: probabile più spazio per Elseid Hysaj insieme a Giovanni Di Lorenzo sulla destra, mentre a sinistra resta il duo Mario Rui con Faouzi Ghoulam.
Cambiamenti a centrocampo
Nel reparto di mezzo potrebbe avvenire qualche cambiamento in più. Perché se Allan parla la stessa lingua calcistica di Ringhio, il passaggio a 3 comporterà delle modifiche, anche se Fabian Ruiz e Piotr Zielinski dovrebbero essere i prescelti. Per il polacco però, scrive la Gazzetta, ci potrebbe essere anche un possibile inserimento nel tridente d’attacco. In quel caso più spazio a Eljif Elmas.
Un nuovo reparto offensivo
Ancora più modifiche potrebbero avvenire in attacco. Come detto, Zielinski potrebbe essere spostato più vicino a Arkadiusz Milik che in ogni caso farà il perno dell’attacco. Sulle fasce se la giocheranno Dries Mertens, Lorenzo Insigne, José Maria Callejon e Hirving Lozano, che tornerebbero così nel loro ruolo originale. Il messicano in particolare avrebbe di nuovo spazio per poter sfruttare la sua velocità e la sua corsa. In merito a Insigne, Gattuso si è espresso così: «È patrimonio del Napoli, devo riuscire a trasmettergli fiducia. A lui come agli altri. È il capitano, è nato qui ed è il simbolo di questa squadra». In avanti i tre piccoletti Mertens, Callejon e Insigne, o in alternativa Zielinski con Milik e Lozano, più libero di cercare la profondità.