Gennaro Gattuso parla a Sky dopo il 2-0 al Parma:
«Se avessi capito che la squadra non era con me, sarebbe stato meglio dimettersi. Ci sono tante soluzioni quando vai dalla proprietà, dimettersi e non. Mi sono piaciute tante cose, abbiamo giocato da squadra, facendo bene anche a cinque. Dobbiamo migliorare ma siamo vivi, ho solo un attaccante di ruolo: che dobbiamo fare di più? Abbiamo solo Petagna, così è difficile giocare ogni 3 giorni. Io qui prendo schiaffi a destra e a manca, vengo massacrato giornalmente. E’ difficile, si smanetta tanto e ai giocatori qualcosa rimane: io non leggo nulla, mi manda qualcosa il mio avvocato. Io devo lavorare, mi tocco le parti sotto, magari perdo le prossime e sono di nuovo in discussione. Ci vuole serietà. La tarantella va avanti da un mese, si parla che sono un maleducato, che sto morendo, della mia pescheria, che sono incapace… Quel che accade è anomalo, se i tifosi da tastiera non hanno nulla da fare non è un mio problema ma gente conosciuta che lavora qui da tanti anni ha fatto offese gratuite».
REAZIONE – «Mi è piaciuta molto la risposta, non siamo stati belli, tecnicamente non abbiamo fatto bene, ma mi è piaciuto lo spirito, la compattezza, la capacità di soffrire, giocare col Parma non è facile, ha fisicità, sui piazzati ti mette in difficoltà, ma la squadra ha messo carattere, poi abbiamo cambiato modulo nel finale e siamo contenti, è quello che speravo. In questi mesi è mancato proprio questa cattiveria».
ATALANTA HA PERSO – «Non conta nulla. Sono capaci di ricaricare le pile e farti sei gol, sono una macchina da guerra. Abbiamo due gare molto difficili da giocare, dobbiamo prepararci al meglio».