Partiamo da un presupposto: questo non sarà un articolo sensazionalistico dove vi racconteremo che tra un mese l’Italia sarà al Mondiale. Soprattutto perché forse, se l’Iran non andasse in Qatar, sarebbero ripescati gli Emirati Arabi. Ma andiamo con ordine. A fine settembre, un gruppo di attivisti per i diritti umani invia una lettera alla FIFA chiedendo l’esclusione dell’Iran per aver violato i diritti umani, vedendo proibito alle donne di entrare allo stadio, nonostante un’apparente apertura.
L’Iran, le accuse a Elnaz Rekabi e la lettera alla Fifa
Addirittura, le donne che si recano in Qatar per assistere alle partite dell’Iran rischiano di cadere nella trappola delle autorità iraniane, con il timore che le spie statali possano tenere d’occhio la loro partecipazione. Come spiega la BBC, che ha lanciato la notizia, non esiste un divieto ufficiale per le donne di partecipare a eventi sportivi in Iran, ma a loro viene sistematicamente rifiutato l’ingresso. La polemica si è accentuata dopo il ritorno in patria dell’arrampicatrice Elnaz Rekabi, campionessa del mondo.
Elnaz Rekabi non ha indossato il velo durante la prova in Corea del Sud in segno di solidarietà con le proteste innescate dalla morte della curda Mahsa Amini. Adesso, nel suo Paese, è sotto inchiesta. Ha spiegato che durante la prova le è «scivolato accidentalmente».L’Iran teme dopo il suo gesto, ma non è finita. Nelle ultime ore, un gruppo di calciatori, dirigenti e sportivi iraniani ha inviato una richiesta formale alla Fifa chiedendo la sospensione della Federcalcio iraniana, e dunque l’esclusione dal Mondiale, per il modo in cui vengono trattate le donne.
Arriva nel mezzo di una violenta repressione da parte delle forze di sicurezza del Paese contro le diffuse proteste antigovernative. La BBC ha contattato la FIFA, che ha promesso di «rimanere ferma sull’accesso delle donne alle partite dell’Iran». Il succo della questione? Il rifiuto dell’Iran di far entrare le donne negli stadi sarebbe una violazione dell’articolo 19 dello statuto Fifa. Così affiancato da uno studio legale spagnolo, il gruppo che ha scritto alla Fifa ha fatto notare che «altre nazioni sono state sospese in passato per simili violazioni. Il Consiglio Fifa può e deve sospendere immediatamente l’Iran».