Le 4 squadre con più stagioni in A senza aver dato giocatori alla Nazionale

by Giuseppe Pastore
Nazionale serie a

Venerdì sera Pasquale Mazzocchi è diventato il primo calciatore della storia della Salernitana convocato in 112 anni di Nazionale: comprensibile che l’emozione l’abbia un po’ frenato nella partita contro il Lecce, dopo essere stato anche gratificato della fascia da capitano da Davide Nicola. Com’è noto, è un periodo storico un po’ così per la maglia azzurra: mentre tutte le altre Nazionali del mondo si stanno rifacendo il trucco per Qatar 2022, Mancini sta approfittando di questa lunga villeggiatura forzata per esperimenti a ruota libera. A giugno avevano esordito in azzurro ben due calciatori del Frosinone (Gatti e Zerbin, qui la sua intervista), oltre al primo giocatore proveniente dallo Zurigo (Willy Gnonto, che si è raccontato a Cronache). Più in generale, negli ultimi 10 anni una chiamata in Nazionale non si nega a nessuno: ne hanno beneficiato anche squadre come Galatasaray (De Sanctis), Hoffenheim (Grifo), Nizza (Balotelli), Shandong Luneng (Pellé), Shanghai Shenhua (El Shaarawy), eccetera. Ma, ora che dal mazzo abbiamo tolto anche la Salernitana, quali sono le squadre italiane che hanno disputato più campionati di serie A senz’aver mai avuto l’onore di veder convocato in azzurro un proprio giocatore?

7 stagioni in serie A – Catanzaro

Forse oggi Massimo Palanca sarebbe titolare fisso in Nazionale, o quantomeno batterebbe tutti i calci d’angolo. Invece tra gli anni Settanta e Ottanta, l’epoca in cui il Catanzaro ha giocato le sue sette stagioni in massima serie, i cancelli di Coverciano si aprivano molto raramente per le “provinciali”, soprattutto quelle del Sud. Niente Palanca, dunque, e niente Claudio Ranieri – primatista di presenze in serie A con i calabresi –, niente Massimo Mauro, Luigi Maldera, Luigi De Agostini, Sergio Santarini…

7 stagioni in serie A – Pescara

Verratti, Immobile e Insigne, il trio delle meraviglie del Pescara promosso in serie A nel 2012, erano parte dell’ossatura dell’Italia campione d’Europa nel 2021: eppure nessuno di loro ha esordito in azzurro con la maglia del Delfino, così come nessun altro giocatore biancoceleste, nemmeno nell’epoca d’oro di Galeone – una squadra peraltro impostata su ritmi e idee di gioco molto lontane dalla filosofia italiana in voga negli anni Ottanta. L’Adriatico è comunque uno degli stadi-talismano della Nazionale, che ci ha giocato per ben sei volte senza mai perdere: due pareggi e quattro vittorie, l’ultima nel 2011 per 3-0 contro l’Irlanda del Nord.

8 stagioni in serie A – Piacenza

Ironia della sorte, proprio il “Piacenza tutto italiano” che negli anni Novanta cercava di resistere ai dilaganti effetti della legge Bosman non ha mai avuto in premio la gratificazione di un giocatore chiamato in Nazionale. E sì che, da Maresca a Di Francesco, da Hubner a Marchionni, da Taibi a Stroppa, i bei giocatori non sono certo mancati. Al massimo al “Garilli” hanno visto dal vivo la Nazionale di Trapattoni, che nel 2001 sconfisse 1-0 il Marocco in amichevole con gol di Damiano Tommasi.

16 stagioni in serie A – Ascoli

L’Ascoli è l’unica squadra ad aver disputato almeno 10 campionati di serie A – la maggior parte dei quali in pieni anni Settanta e Ottanta, quando di stranieri ne giravano pochissimi – senz’aver mai avuto un solo giocatore convocato in Nazionale. Non che gli ottimi giocatori, vecchi o giovani, siano mancati: Pazzagli, Mandorlini, Novellino, Anastasi, Giordano, Quagliarella. E così la Nazionale ad Ascoli l’hanno vista una volta, il 3 aprile 1985, un’amichevole col Portogallo vinta 2-0 con reti di Bruno Conti e Paolo Rossi: chissà che a questa lacuna cui prima o poi non ponga rimedio il marchigiano Roberto Mancini…