Ci sono ovvie ragioni per credere che la storia di Neymar al PSG sia finita. Giusto, sbagliato? Fare un bilancio non è semplice. In Francia ha vinto, ma in Champions è andata male. Soprattutto, ha giocato meno del 55% delle partite a disposizione. Normale, allora, che sia lui che il club si chiedano quale sia la scelta migliore. Sul piano tecnico, e anche per quanto riguarda lo stato d’animo dell’attaccante brasiliano che è in rotta con i tifosi e in generale, a 31 anni, deve dare una nuova scossa alla propria carriera. In campo, con l’arrivo di Luis Enrique, i presupposti per fare bene ci sarebbero tutti. Con il tecnico spagnolo ha vissuto la migliore stagione, quella 2014/15, segnando 39 gol in 51 partite (in un attacco da record con Messi e Suarez) e alzando la Champions. Ma c’è l’impressione che si tratti di altro.
Neymar, l’ultima stella rimasta
Con Messi che ha raggiunto gli amici Busquets e Beckham a Miami e Mbappé separato in casa perché promesso al Real Madrid, Neymar sembrava l’unica stella destinata a rimanere al PSG. Invece in un’estate di rivoluzione anche la sua situazione si è incrinata. Nonostante le rassicurazioni del padre del calciatore ai media brasiliani, sembra che abbia chiesto la cessione e che il club non abbia opposto troppa resistenza. La sensazione è che comunque vadano le cose nelle prossime settimane il periodo di Neymar a Parigi sia finito o finisca a breve. E che l’investimento da oltre 200 milioni del 2017 non sia stato ripagato a pieno, con più di 100 partite saltate in sei stagioni (non solo) per via degli infortuni.
La strategia del PSG
Le operazioni di mercato di quest’estate danno l’idea di un progetto tecnico più ‘terrestre’ e chiaro, con operazioni mirate e un ringiovanimento della rosa. Per esempio la necessità di trovare un vero numero 9, ovvero Gonçalo Ramos. Lasciare andare via Neymar permetterebbe di tirare un grosso respiro sul piano del FFP, liberandosi di un ingaggio pesante da garantire fino al 2027. Un aspetto che dall’altro lato complica la trattativa perché in pochi possono permetterselo. Si è parlato di Arabia, Chelsea e del Barcellona, il suo luogo del cuore, dove aveva provato a tornare anche negli scorsi anni. Ma sono noti i problemi finanziari dei blaugrana.
Subito assente all’esordio?
Nonostante non giochi in campionato dal 19 febbraio, il ritorno di Neymar potrebbe slittare ancora. Il debutto di sabato 12 agosto contro il Lorient è in dubbio. Ufficialmente il club parla di un attacco virale che lo ha costretto ad allenarsi solo in palestra. Non è chiaro se dietro ci sia il mercato. Resta il fatto che il club continua a chiedersi se sia ancora il caso di credere in lui, e Neymar se quello è il posto giusto per tornare ai suoi livelli. Di certo per il PSG è finita un’era. «Io, Mbappé e Messi non abbiamo funzionato. Sappiamo di essere i migliori al mondo, ma abbiamo perso la Champions proprio come i Galacticos» aveva detto il brasiliano. Questione di tempo e se ne andranno tutti e tre. Neymar, però, non può permettersi di sbagliare la sua prossima scelta.