Non c’è solo il 5 maggio. 22 anni fa Ronaldo toccò il cielo con un dito

by Redazione Cronache

di Giacomo Galassi

Maggio è un mese di ricorrenze in casa Inter. Non solo per il 5 maggio, data in cui la squadra nerazzurra ha perso uno scudetto storico e vinto una Coppa Italia l’anno del Triplete. C’è stato anche il 6 maggio, se si torna al 1998.

Il punto più alto del Fenomeno

Eh già, perché il 6 maggio dell’anno del Mondiale in Francia, Ronaldo ‘Il Fenomeno’ toccò probabilmente il punto più alto della sua carriera. Una prestazione e un doppio passo destinati a restare nella storia, proprio contro quella Lazio che 4 anni dopo avrebbe fatto piangere l’attaccante brasiliano. Un giocatore che non fosse stato per le ginocchia non si sa cosa avrebbe potuto fare. Anche se di bellezze ne ha offerte comunque, negli anni in Spagna e in Italia. Una di queste, la finta e controfinta che mise a sedere Marchegiani nel 3-0 dei nerazzurri sui biancocelesti, culmine si una partita spaventosa.

Qualcosa di «diverso rispetto a tutti»

Una delle poche volte in cui Alessandro Nesta è andato in difficoltà: «Ronaldo è l’attaccante più duro che io abbia dovuto marcare. Era impossibile da fermare» ha detto una volta. E in un paragone con CR7 e Messi ha anche affermato: «Io in vecchiaia ho giocato contro Messi, contro Cristiano Ronaldo. Però Ronaldo è stato qualcosa di superiore, qualcosa veramente di diverso rispetto a tutti».

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