di Giacomo Brunetti
È una di quelle storie che lasciano sempre un alone di mistero. Quella che stanno vivendo Federico Chiesa e la Fiorentina rispetta questi canoni in piena regola. L’assenza dallo schieramento titolare dell’esterno nella sfida all’Hellas Verona ha affondato il coltello in una ferita già aperta ma non eccessivamente.
L’insoddisfazione è un sentimento pesante
Rocco Commisso ha acquistato la Fiorentina e si è impuntato: «Non licenzio nessuno», figuriamoci vendere i migliori. Il volto di Federico Chiesa, però, ha ormai smarrito il sorriso. Il decimo posto in classifica della Viola, reduce dalle sconfitte contro Cagliari ed Hellas Verona, è la cartina tornasole delle sensazioni del talento homemade. Nell’anno dell’Europeo, dopo aver sposato a più riprese i passati progetti societari tarpandosi le ali nel nome della riconoscenza, avrebbe voluto giocare altrove. Non è un mistero. A New York, quest’estate, parlò con il futuro Direttore Generale viola, Joe Barone, all’interno di un autobus. Erano presenti anche i dirigenti Giancarlo Antognoni e Dario Dainelli. La società pretese le scuse per lo scarso impegno e lo obbligò a sottoporsi a un’intervista, lui scese dal veicolo in lacrime.
Federico Chiesa e una trattativa da imbastire
Tra l’incontro per parlare del rinnovo di contrato e la pubalgia. E i malumori, perché è chiaro che la situazione sia in divenire. Federico Chiesa si è scaldato per 20 minuti prima della sfida di Verona, poi non è sceso in campo. È dichiarato sofferente fisicamente, ma con la Nazionale ha giocato. E ai tifosi viola nascono i dubbi. La Fiorentina ha fatto sapere che è in programma un incontro per discutere del prolungamento, ma la volontà del calciatore in tal senso è tutta da scoprire. Sul tema è intervenuto anche Kevin-Prince Boateng: «Sembrava improbabile che rimanesse anche quest’anno, il futuro dipenderà dalla sua volontà. Se vorrà compiere un altro passo nella sua carriera, la società dovrà tenerne conto».
Questa stagione è importante
Il respiro dell’azzurro importante lo ha già provato durante l’Europeo Under-21 estivo e Roberto Mancini punta fortemente su di lui. Anzi, è uno degli inamovibili del CT. «Sta pagando un’estate complicata, deve mettere la testa sul suo lavoro. Deve essere felice di dov’è perché la Fiorentina è una grande squadra», lo aveva ripreso il Mancio in conferenza stampa a settembre. Resta il fatto che in una stagione fondamentale per l’avvicinamento alla rassegna continentale, nessuno può permettersi cali di tensione come quello che sta vivendo Federico Chiesa. I problemi fisici evidenziati avrebbero confermato un’infiammazione all’adduttore,